lunedì 11 gennaio 2016

L'ennesimo clamoroso autogol di Vignola



Non so quanti e quali siano i consiglieri o i “consigliori” del sindaco. Quel che è certo è che anche ieri Vignola ha fatto un clamoroso autogol.

Attaccare (presuntamente) la Rai a mezzo stampa (peraltro con una nota inviata soltanto in serata) per “… non essere stato invitato” alle riprese del servizio che è stato realizzato a Montoro è sembrato voler giustificare il proprio operato senza che sia stato richiesto.

In genere, caro sindaco, quando le troupe dei media si recano in un posto per fare un reportage, a meno che non si tratti del Presidente della Repubblica, di certo non devono prendersi la briga di inviare “inviti” o “piccioni viaggiatori”.

Anche perché ieri il servizio è stato realizzato all’aperto, in uno spazio pubblico, senza “selezione all’ingresso”.

Tanto è vero che a Montoro - in difesa di Solofra - erano presenti rappresentanti del mondo della concia, rappresentanti delle associazioni ambientaliste di Solofra, esponenti del Consiglio comunale di Solofra.

Se il sindaco non era stato invitato o per altre motivazioni era impossibilitato a recarsi a Montoro, ebbene, ha una Giunta e una maggioranza che erano (?) in grado di fare le sue veci.

Invece, nulla di tutto questo. Così come accaduto a fine novembre con la marcia su Solofra delle associazioni dell’agro nocerino sarnese e della Valle dell’Irno, anche ieri il sindaco di Solofra Vignola (e per suo nome tutta la maggioranza e la Giunta a Palazzo Orsini) ha preferito nascondersi nella sua torre d’avorio dispensando annunci a cose fatte.

In questi quattro anni di governo Vignola, l’immagine del Comune di Solofra ed il buon nome dei solofrani hanno pagato e stanno pagando un prezzo altissimo.

I discutibili provvedimenti messi in campo dopo lo scandalo dell’inquinamento da Tce della falda acquifera (su cui è al lavoro la Procura), le due marce su Solofra a distanza di pochi mesi contro l’inquinamento della Solofrana, poi la relazione dei pm di Avellino alla Commissione Ecomafie e poi ancora le telecamere della tivvù di Stato…

Tutto questo è disdicevole e vergognoso per la nostra città, per il Distretto della Concia, per la categoria degli Industriali di Solofra.

Ma come può la politica della nostra città restare in silenzio?

Dopo quattro anni di Governo cittadino, il sindaco Vignola è stato bravo solo a presenziare alle manifestazioni, a scrivere articoli sulla stampa, a dare la colpa per le mancate promesse una volta a chi lo ha preceduto in Comune (dimenticando di essere stato parte integrante dei precedenti governi cittadini) e l’altra alla precedente amministrazione alla Regione.

I solofrani stanno letteralmente pagando sulla loro pelle le scelte irresponsabili operate dal Comune negli ultimi quattro anni e sulle maggiori questioni che riguardano il territorio e l’ambiente il sindaco Vignola sta ancora aspettando risposte dalla Regione.

Come può un sindaco pensare che la salute dei solofrani e il futuro del proprio paese possa aspettare i tempi di risposta di una politica burocratica, lenta e lontana dalle esigenze delle persone?

Ormai l’inadeguatezza e l’incapacità del sindaco è palese, farebbe bene ad ammettere le sue colpe ed a chiedere scusa ai solofrani per non averli mai difeso.

Così come dovrebbe vergognarsi una parte della cittadinanza che per meri interessi personali resta in silenzio dinanzi a questo saccheggiamento della città.

Caro sindaco non serve nasconderti nella tua torre d’avorio dispensando annunci e uscendo qualche volta solo per indossare la fascia.