mercoledì 5 giugno 2013

Il Palazzo che non sente il paese reale

Gli ultimi eventi sulle questioni del Distretto industriale e sulle politiche di sviluppo economico a Solofra rappresentano di fatto la realtà tragicomica che si vive nella città della concia.

Parlando dell'azione di governo, non si può non far menzione (ancora una volta) dell'immobilismo che ha segnato sinora la spinta della Giunta comunale.

Abbiamo assistito negli ultimi mesi (o sarebbe meglio dire "... dall'inizio del mandato amministrativo") a proclami trionfanti del positivismo a tutti-i-costi del primo cittadino, ormai ridotti soltanto ad un'eco lontana e indistinguibile di sordi e inascoltati lamenti.

E' doveroso, data la crisi in atto da anni, analizzare le prospettive economiche e sociali della città dal punto di vista delle figure amministrative presenti oggi in Consiglio comunale. Sotto questo aspetto, viene naturale non stupirsi del profondo scollamento che intercorre fra le tematiche al centro dei dibattiti e le reali necessità della città e del suo primario settore produttivo.

La battaglia per la risoluzione della vicenda delle acque di spruzzo (che, si ricordi, ha già portato in tribunale circa 200 imprenditori) ha visto nelle ultime settimane un concreto punto a favore dei conciatori solofrani solo grazie all'energico apporto degli imprenditori stessi, decisi a far valere in sede giuridica le proprie ragioni. Rispetto al fantomatico fondo da 20 milioni di euro a valere sul PAC e destinato alle aree di crisi della provincia di Avellino, è delle ultime ore la notizia della scomparsa di 'Solofra' dal protocollo d'intesa siglato a Roma tra Mise e Assessorato regionale allo sviluppo economico e approvato da Palazzo Santa Lucia.

Ancora. Lo stesso tormentone sulla diminuzione del numero dei 'addetti' presenti nello staff del sindaco e del taglio delle indennità dei membri nelle partecipate del Comune, presentato come la principale iniziativa contro gli sprechi, rappresenta quasi una non-questione, essendo una misura praticamente irrilevante dal punto di vista economico.

I problemi all’ordine del giorno per gli imprenditori solofrani sono però lontani anni luce dalle priorità fissate dal leader di Palazzo Orsini.

Per invertire questo trend è indispensabile una battaglia culturale prima ancora che politica, per rendere Solofra una città più rispettosa della libertà economica e dei produttori di ricchezza.

giovedì 25 aprile 2013

La politica delle marchette

Questa poi...
In tempi di magra, il Comune di Solofra mi spende 300 euro per una marchetta sul quotidiano 'Il Denaro'.
La Giunta ha impegnato 280 euro + Iva per quello che in gergo si chiama 'pubbliredazionale', ovvero un'informazione pubblicitaria impaginata e redatta similarmente ad un normale articolo della testata giornalistica con l'obbligo da parte dell'editore di apporre in calce o in cima all'articolo la scritta "informazione pubblicitaria". Cioè 'na marchetta!
Ma almeno questa marchetta sarà pagata e regolarmente fatturata.

Di marchette e scandali della politica si sono occupati i maggiori media nazionali l'estate scorsa quando in Emilia Romagna vennero smascherati politici locali di vari orientamenti che coltivano l'usanza di fare a gara per "retribuire" i giornalisti che li intervistano: i politici, con tanto di stipula contrattuale, solevano tenere a libro paga le loro controparti, quelli che, secondo la visione anglosassone del ruolo dell'informazione, dovrebbero essere i "cani da guardia" dell'agire politico.

Vedi anche:
Consiglieri pagano le interviste in tv anche i 5 Stelle usano così i soldi pubblici


venerdì 12 aprile 2013

Parlamm e nun ce capimm

Leggo su Ottopagine (http://avellino.ottopagine.net/2013/04/12/sin-ok-ad-interventi-miratihttp://avellino.ottopagine.net/2013/04/12/sin-ok-ad-interventi-mirati) della replica del delegato all'ambiente del Comune di Solofra e di un assessore alla questione della bonifica dei Sin, tema sollevato di recente anche dal consigliere di opposizione De Piano.

Siccome è tardi e non mi va di intavolare un articolato discorso (ma gli interessati possono liberamente leggere il mio ultimo post e rispondere anche alle domande poste alla fine), in questa sede mi limiterò a copia&incollare un documento di una tal organizzazione che si occupa in genere di industrie, welfare e lavoro, nota col nome di Confederazione Generale Italiana del Lavoro (Cgil). Non lo so, forse un po' di autorevolezza ce l'ha.

Declassamento dei siti di interesse nazionale, la Cgil prende posizione contro il provvedimento del ministro Clini che ha portato al declassamento di diciotto siti. Fra questi anche quello del bacino idrografico del fiume Sarno nel quale ricade anche il comune di Solofra. “La nostra organizzazione ha più volte evidenziato l’importanza della bonifica dei Sin, denunciando la mancanza da parte dei Governi di volontà nel pretendere che i responsabili dell’inquinamento si facessero carico dei costi delle bonifiche, e di impegni concreti e risorse adeguate per la realizzazione dei Piani di Bonifica.

Infatti, le bonifiche ambientali vantano un bilancio fallimentare e restano oggetto soggetta a leggi speciali, a commissariamenti straordinari ecc..; di fatto una paralisi del sistema, che ci consegna una situazione peggiorata, costi esorbitanti e ci priva della possibilità di rimettere a reddito le aree interessate alla bonifica”.
Il decreto di Clini “... è preoccupante e negativo, in quanto ancora una volta, anziché procedere con le operazioni di bonifica e di rimessa a reddito, favorisce il disinteresse nazionale verso la salvaguardia del territorio, limitandosi a riversare le responsabilità e gli impegni all’ente regionale. Secondo il Ministero dell’Ambiente questo nuovo provvedimento snellirà le procedure, mantenendo gli impegni di finanziamento in capo al Ministero e condizionandoli alla definizione di Accordi di Programma; il che, supponiamo, preveda la disponibilità delle Regioni ad investire risorse proprie.

Questa conferma non può che indurre qualche dubbio. Infatti, in tempi di crisi, di tagli ai trasferimenti e di spending review è difficile pensare che le Regioni trovino nei propri bilanci le risorse necessarie. Inoltre, è interessante notare come il Ministero in questione sia riuscito, nel breve arco temporale intercorso tra il 7 agosto 2012 (Legge 134) e il 14 Novembre 2012, data di invio della comunicazione ministeriale alle Regioni sul declassamento, a maturare tutti gli elementi necessari per valutare quali siti escludere dalla classificazione nazionale. In realtà, dopo gli ingenti stanziamenti del Governo confluiti tutti in studi e perizie, senza che si attuasse compiutamente alcun Piano di bonifica, questo decreto può essere inteso come un ridimensionamento dei siti e dunque, delle responsabilità.

In tal modo in soli tre mesi si è gettata alle ortiche la speranza di una parte dell’Italia di rivedere i luoghi di appartenenza territoriale, recuperati dal punto di vista ambientale e riconsegnati per il loro riuso. Dunque, sebbene non sia cambiata la condizione di inquinamento dei siti, questi vengono affidati alle Regioni, definiti meno inquinati, senza alcuna evidenza scientifica e lasciando la valutazione dei rischi persistenti in capo alla Regioni”.

mercoledì 10 aprile 2013

Ancora (mio malgrado) sui Sin...

L'amministrazione comunale di Solofra è immobile, paralizzata alla sterile propaganda di regime da 12 mesi. Stamane, sul quotidiano principale della provincia, la notizia del "... via libera a Vignola sui Sin". Ma quale via libera? Il declassamento dei Sin a Sir è avvenuto a gennaio 2013, la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale (cioè l'entrata in vigore della disposizione di Governo) il 12 marzo, ovvero un mese fa. 
Cosa è cambiato sui Sin da maggio 2012 ad oggi? E siamo ancora ai tavoli in Regione per la questione della segregazione delle acque da spruzzo? Siamo ancora al "...sarà previsto un fondo di solidarietà per le fasce deboli" e al "... 5 per mille al Comune"? E il fondo di solidarietà previsto lo scorso anno?

Sui Sin in particolare, come già noto da ottobre 2012 (ovvero dall'ultimo incontro Comune-Ministero a Roma), il Decreto, ai sensi della L.134 approvata in pieno Ferragosto del 2012, declassa ben 18 aree S.I.N. (Siti di Interesse strategico Nazionale) ad alto impatto inquinanti a semplici S.I.R. (Siti di Interesse Regionale) affidando di fatto alle competenze locali i relativi processi di bonifica a cui le Regioni dovrebbero far fronte assumendosi oneri tecnici e finanziari pesantissimi.
Tra le 18 aree 'declassate' figurano quelle del bacino idrografico del fiume Sarno e i territori del solofrano e montorese.

Il prezzo più pesante di questa decisione lo paga il diritto alla salute di tutti i cittadini dei territori interessati - in quanto anche il Bacino idrografico del fiume Sarno risulta essere tra i SIN maggiormente gravati, con studi certificati (OMS, ISS, SENTIERI, Sebiorec, Gruppo di lavoro del Ministero della salute, ed altri finanche stranieri) da patologie croniche e tumorali - e lo pagano gli imprenditori e i titolari delle porzioni di territorio oggi classificati come S.I.R, il cui obbligo di bonifica esce dalle competenze del Governo centrale e viene affidata alla Regione Campania che, in tempi di spending review, è difficile immaginare trovi nei propri bilanci le risorse necessarie per bonificare queste aree, riuscendo a stento a provvedere al proprio ordinario.

Ancora una volta le Istituzioni a cui è delegato il compito di tutelare la vita e la salute delle persone, sulla governance ambientale troppo spesso affidata a decreti emergenziali o quanto meno approssimati, se non a leggi speciali, a commissariati straordinari e quant'altro, mostrano evidente disinteresse verso procedure di legge maggiormente efficaci, come quelle che facevano riferimento ai SIN e che risultano assicurare una più stringente ed efficace tutela per i territori interessati e che, l'attuale Decreto ministeriale, mina nella sua realizzazione.

In questo quadro, perchè l'amministrazione comunale di Solofra non si è impegnata a respingere con decisione il Decreto del Ministro dell'Ambiente per rimettere al centro dell'interesse politico l'urgenza della tutela del territorio che, in tema di bonifiche, non può che richiamarsi ad una responsabilità nazionale?
Perchè, nonostante si andasse a sbandierare ai quattro venti dalla scorsa estate circa rinnovate partnership con sottosegretari e dirigenti del Ministero dell'Ambiente, il Comune di Solofra ha accettato supinamente questa linea, "costringendo" di fatto le cosiddette 'imprese inquinanti' e i proprietari delle aree ricadenti nei SIR a Solofra a sobbarcarsi i costi delle verifiche tecniche (es. carotaggi e aerofotogrammetrie) e - ovviamente - i costi della 'decontaminazione'?

In cosa si è tradotto plasticamente "... l’impegno del Senatore De Luca" con il quale in periodo elettorale il sindaco e la sua maggioranza avevano "... aperto un canale di confronto con il Ministro all’ambiente per ottenerne la revisione" del piano dei S.I.N. a Solofra?

mercoledì 6 marzo 2013

Solofra, dall'Unione Europea le nuove misure contro l'inquinamento per le concerie. SCARICA VADEMECUM

La Commissione Europea ha recentemente adottato un nuovo vademecum che stabilisce le best practices o migliori pratiche da seguire sulle emissioni industriali per la concia delle pelli. Queste conclusioni definiscono il riferimento per stabilire le condizioni di autorizzazione di tali impianti in Europa, in base alla Direttiva 2010/75/UE sulle Emissioni Industriali (IED) nell’aria, nell’acqua o nel terreno. L'IED attualmente regola le emissioni nell'aria, nell'acqua e nel suolo di circa 50mila impianti industriali in tutta l'Europa.

Con il chiaro obiettivo di migliorare le prestazioni ambientali complessive delle concerie, il nuovo vademecum riguarda, tra i vari argomenti, anche lo sviluppo dei sistemi di gestione ambientale, la rispondenza dei principi di sana gestione sulla selezione e controllo delle sostanze e delle materie prime, il consumo dell'acqua, il monitoraggio e la gestione delle emissioni nocive nell'acqua (in particolare la materia organica, solidi sospesi, ammoniaca, solfuro e cromo) e nell'aria (in particolare i composti organici volatili) e altri aspetti quali maleodoranze, rifiuti ed energia. Il nuovo vademecum è stato stilato dal Centro Ricerche Europeo (JRC).
(@antopirolo) 

martedì 5 marzo 2013

Lottizzazione abusiva a Solofra: sentenza Gup attesa in aprile

Avellino - Sarà necessaria una seconda udienza per definire la fase preliminare del procedimento che dovrà fare luce sul caso delle lottizzazioni abusive a Solofra. Nel primo pomeriggio, infatti, il Gup del Tribunale di Avellino Giovanfrancesco Fiore - che dovrà decidere sulla richiesta del pm della Procura della Repubblica di Avellino Teresa Venezia di mandare a processo 20 indagati a vario titolo per abuso d'ufficio in concorso e falso ideologico - ha aggiornato la seduta al prossimo 5 aprile.

Nell’udienza odierna si è consumato parte del confronto tra accusa e difesa. Il pm Venezia, a conclusione di una articolata e dettagliata requisitoria, ripercorrendo punto per punto le varie fasi dell'indagine, ha confermato la richiesta di rinvio a giudizio di tutti gli indagati. Secondo l'accusa, sarebbero state constatate una serie di violazioni degli strumenti e dei regolamenti urbanistici comunali, tutti collegati ad una serie di provvedimenti emanati dalla precedente amministrazione comunale.
Venezia ha riconfermato tutto l’impianto accusatorio spiegando che tre perizie tecniche e le testimonianze di alcuni cittadini residenti in alcuni prefabbricati nell'area oggetto dell'inchiesta, avrebbero dimostrato come per la cosiddetta strada privata Nigro non risultasse alcun assoggettamento della stessa via alla pubblica utilità.

Nella lista indagati ci sono nomi eccellenti della politica solofra, tutti a vario titolo coinvolti nella lottizzazione abusiva finita nel mirino della Procura di Avellino e dei Carabinieri della Compagnia di Avellino, in particolare quelli della locale stazione di Solofra agli ordini del luogotenente Giuseppe Friscuolo. Il pm Venezia ha, infatti, chiesto il processo - tra i vari - nei confronti dell'ex sindaco conciario Antonio Guarino e di quello attuale Michele Vignola la cui posizione, sempre secondo il pm avellinese, non può ritenersi analoga a quella (già stralciata) di un altro ex amministratore di Palazzo Orsini. Anche in questo caso sono stati sentiti i legali difensori. Tra circa un mese, dunque, la sentenza del Gup.

martedì 26 febbraio 2013

La mappa del voto 2013 in Irpinia: Volturara è leghista, a Calabritto più schede nulle. Solofra e Montoro al PdL

Avellino - In Campania resiste solo l'Irpinia. La provincia di Avellino resta l'unica provincia della regione dove la coalizione di centrosinistra 'Italia Bene Comune' ha ottenuto il consenso maggiore. Di rimando resta l'unica provincia in Campania dove il 'boom' del Movimento Cinque Stelle si è fermato sotto la soglia del 20% (a Napoli 23%, Benevento e Caserta 22% e Salerno 21%).
Ma lo 'tsunami' dei grillini ha colpito forte e soprattutto nei territori che non presentavano un candidato nelle liste alle due camere del Parlamento. Come nella Valle del Sabato dove a Serino, Santo Stefano del Sole, S. Michele di Serino (alla Camera), S. Lucia di Serino (Camera), Sorbo Serpico (Camera) e Cesinali (Camera) il M5S è risultato essere il partito più votato. Così come anche a Torella e S. Angelo a Scala. I 5 Stelle sono anche la formazione politica più votata a Prata Principato Ultra e secondi a Nusco, feudo dell'UdC di De Mita.
Più che buono il consenso ricevuto anche in Valle Ufita, ad Ariano Irpino (il M5S è appena dietro il PdL), nella terra della Irisbus a Flumeri (è dietro il Pd) e a Montecalvo Irpino dove i grillini sono il partito più votato.

Angelo D'Agostino può festeggiare l'elezione alla Camera dei Deputati con Scelta Civica che ha trovato consensi importanti proprio nei territori dell'ex presidente dell'Associazione Costruttori, ovvero a Montefalcione (città d'origine di D'Agostino), Candida e Pratola Serra, il cui sindaco Aufiero ha di recente aderito a Scelta Civica.
A Prata di Principato Ultra al Senato Grande Sud (che aveva in lista Centrella) supera il PdL.

A S. Paolina, Sinistra Ecologia e Libertà (formazione del sindaco Spinelli) è solo il quarto partito più votato.

Volturara Irpina è la realtà più 'leghista' d'Irpinia: nella Piana del Dragone la formazione che si rifà all'ex Ministro Tremonti e che in Irpinia vedeva la presenza come capolista di Orazio Sorece, ha regstrato il consenso più alto in provincia (13,8%).
Rivoluzione Civile e Ingroia hanno affascinato invece solo i Comuni di Bonito e Carife (oltre il 7% dei consensi).

I partiti maggioritari. Gli elettori di Avellino e l'area vasta (Mercogliano, Atripalda, Aiello del Sabato, Contrada, Monteforte) hanno puntato forte sul Partito Democratico.
Il Popolo della Libertà, infine, in decisa caduta rispetto al dato del 2008, mantiene le sue posizioni nell'arianese (terra degli ex assessori provinciali Gambacorta e Cusano), nella Valle dell'Irno e nel solofrano-montorese (dove i Comuni sono retti da sindaci Pd), nel Mandamento e Baianese (dove ad Avella - città dell'ex presidente del consiglio provinciala Enzo Alaia - lo scarto tra Senato e Camera per il PdL è stato di oltre 7 punti percentuale), perdendo però elettori in Baronia e nella Valle del Calore. A Calabritto è stata registrata la percentuale più alta di schede nulle/bianche/non valide.

giovedì 7 febbraio 2013

Solofra e la bonifica immaginata

Il regalo di commiato del Governo Monti ai cittadini della Campania è il Decreto che, ai sensi della L.134 approvata in pieno Ferragosto del 2012, declassa ben 18 aree S.I.N. (Siti di Interesse strategico Nazionale) ad alto impatto inquinanti a semplici S.I.R. (Siti di Interesse Regionale) affidando di fatto alle competenze locali i relativi processi di bonifica a cui le Regioni dovrebbero far fronte assumendosi oneri tecnici e finanziari pesantissimi. Tra le 18 aree 'declassate' figurano quelle del bacino idrografico del fiume Sarno e i territori del solofrano e montorese.

Il prezzo più pesante di questa decisione lo pagano il diritto alla salute di tutti i cittadini dei territori interessati - in quanto anche il Bacino idrografico del fiume Sarno risulta essere tra i SIN maggiormente gravati, con studi certificati (OMS, ISS, SENTIERI, Sebiorec, Gruppo di lavoro del Ministero della salute, ed altri finanche stranieri) da patologie croniche e tumorali - e gli imprenditori e i titolari delle porzioni di territorio oggi classificati come S.I.R, il cui obbligo di bonifica esce dalle competenze del Governo centrale e viene affidata alla Regione Campania che, in tempi di spending review, è difficile immaginare trovi nei propri bilanci le risorse necessarie per bonificare queste aree, riuscendo a stento a provvedere al proprio ordinario.

Ancora una volta le Istituzioni a cui è delegato il compito di tutelare la vita e la salute delle persone, sulla governance ambientale troppo spesso affidata a decreti emergenziali o quanto meno approssimati, se non a leggi speciali, a commissariati straordinari e quant'altro, mostrano evidente disinteresse verso procedure di legge maggiormente efficaci, come quelle che facevano riferimento ai SIN e che risultano assicurare una più stringente ed efficace tutela per i territori interessati e che, l'attuale Decreto ministeriale, mina nella sua realizzazione.

In questo quadro, perchè l'amministrazione comunale di Solofra non si è impegnata a respingere con decisione il Decreto del Ministro dell'Ambiente per rimettere al centro dell'interesse politico l'urgenza della tutela del territorio che, in tema di bonifiche, non può che richiamarsi ad una responsabilità nazionale? Perchè, nonostante si andasse a sbandierare ai quattro venti dalla scorsa estate circa rinnovate partnership con sottosegretari e dirigenti del Ministero dell'Ambiente, il Comune di Solofra ha accettato supinamente questa linea, "costringendo" di fatto le cosiddette 'imprese inquinanti' e i proprietari delle aree ricadenti nei SIR a Solofra a sobbarcarsi i costi delle verifiche tecniche (es. carotaggi e aerofotogrammetrie) e - ovviamente - i costi della 'decontaminazione'?

In cosa si è tradotto plasticamente "... l’impegno del Senatore De Luca" con il quale in periodo elettorale il sindaco e la sua maggioranza avevano "... aperto un canale di confronto con il Ministro all’ambiente per ottenerne la revisione" del piano dei S.I.N. a Solofra?

martedì 15 gennaio 2013

I conti della serva

SOLOFRA - Tempo di bilanci per il Comune di Solofra a 8 mesi dall'insediamento della nuova Giunta. Per quanti si chiedessero circa i risultati ottenuti dal sindaco in questo primo anno di governo, di seguito riporto - a mo' di conto della serva - quanto "promesso" da Michele Vignola in occasione del confronto a 6 (candidati sindaco) al Centro Sociale di Solofra in piena campagna elettorale, più qualche punto contenuto nel programma di governo e per il quale vi sarebbe dovuto essere un'efficace azione in tempi brevi.

> Riorganizzazione macchina amministrativa"Nei primi 180 giorni di governo a Palazzo Orsini riorganizzeremo la macchina amministrativa colmando le tantissime lacune dal punto di vista gestionale e dirigenziale... per un riordino degli uffici comunali e per una razionalizzazione e riconsiderazione dei carichi di lavoro svolti dalle varie aree. Di pari passo procederemo con il taglio della spesa pubblica e l’eliminazione di ogni sorta di spreco".

Risultati:
- Agosto 2012, Antonio Esposito succede a Matteo Spinelli in qualità di segretario comunale.
- Decurtazione del 10% dello stipendio dei dirigenti del Comune
- Eliminazione staff del sindaco

"Per la Polizia Municipale si procederà immediatamente con il concorso pubblico per l’attribuzione del ruolo di Comandante del corpo".Risultati: Lavori in corso

"... ci attiveremo sin da subito per rendere l’intero sistema informatizzato...  alla realizzazione della Carta dei Servizi e al miglioramento del sito web del Comune".
Risultati: lavori in corso

> Modifica del Piano Regolatore Asi"... cambio di destinazione d’uso nell’area industriale e frazionamento in più unità amministrative degli opifici presenti".
Risultati: lavori in corso

> Rifiuti - Attivazione porta a porta
"Partiremo subito con la raccolta differenziata, un porta a porta spinto, per educare i nostri concittadini alla tutela dell’ambiente".
Risultati: lavori in corso

> Cura verde pubblico
"Cureremo il verde pubblico e lo attrezzeremo per rendere gli spazi vivibili, lo faremo come amministrazione senza delegare ai privati".
Risultati: ordinanza anti-erbacce in estate.

> Adeguamento e completamento delle strutture sportive
Adeguamento funzionale Campo Sportivo A. Gallucci
Completamento Campo Sportivo Celentane
Completamento adeguamento attrezzature sportive S.Andrea
Adeguamento funzionale Palasport
Eventuale ripristino funzionalità Campo San Michele
Utilizzo del campo sportivo Caprai
Adeguamento funzionale del Centro Sociale
Ripristino del servizio pubblico della Piscina comunale

Risultati:
Agibilità al campo sportivo e al Palazzetto.

> Cultura - Creazione polo culturale S. Chiara
"Sarà completato il progetto della creazione del Polo Culturale nel complesso monumentale di Santa Chiara che diventerà un punto di riferimento per la vita socioculturale della città".
Risultati: lavori in corso

> Politiche sociali
"Quello alle Politiche sociale sarà un assessorato che avrà un ruolo fondamentale, in un momento di crisi economica preoccupante non faremo mancare il nostro sostegno alle famiglie indigenti".
Risultati: lavori in corso

> Accorpamento municipalizzate (Irno e Global Service, Codiso)
Risultati: Ipotesi di costituzione Ati tra Codiso e Irno. Scioglimento Global Service

> Realizzazione ufficio interno per la gestione e la riscossione dei tributi
Risultati: lavori in corso

> Eliminazione degli aggi dovuti alle società che attualmente gestiscono l’emissione dei ruoli.
Risultati: dimezzamento aggio

> Organizzazione ufficio legale interno.
Risultati: lavori in corso

> Rimodulazione dell’aliquota Tarsu relativa alle attività commerciali e produttive.
Risultati: lavori in corso

> Bilancio, predisposizione del P.E.G. (Piano esecutivo di gestione, documento in cui si riportano gli obiettivi di gestione e gli strumenti e dotazioni organiche utilizzate per la realizzazione degli obiettivi).
Risultati: lavori in corso

> Bilancio, Operazione verità entro luglio
"Questo Comune è in esercizio provvisorio di bilancio da ben 6 mesi. E' nostra volontà fare chiarezza anche con tutti i cittadini solofrani. Organizzeremo presto una iniziativa pubblica dove chiariremo lo stato dell'arte, con numeri certi e certificati".
Risultati: pubblico comizio tenuto a metà novembre

> Stabilizzazione lavoratori socialmente utili (L.S.U.).
Risultati: lavori in corso