martedì 26 giugno 2012

Ipotesi dismissione Saut, Buonanno e Pirolo: "Ulteriore minaccia per il Distretto"

Solofra -- In merito all'incontro che domani, martedì 26 giugno, i sindaci del comprensorio serinese-solofrano-montorese terranno con il manager dell'Asl Avellino, Sergio Florio, circa l'ipotesi di dismissione del presidio Saut al Landolfi di Solofra, si registra la nota di Giulio Buonanno e Antonio Pirolo. "La comunità solofrana è chiamata ancora una volta a difendere con forza i servizi dell'ospedale Landolfi - dicono i due - bersaglio di un piano di riorganizzazione della sanità regionale stilato solo in base a criteri ragionieristici e che non tiene conto delle vere eccellenze dei territori campani. Il Saut del Landolfi serve una comunità di oltre 40mila persone ed è inserito in un distretto industriale tra i più importanti del meridione. La sua soppressione minerebbe maggiormente l'efficienza del nostro distretto, già poco tutelato e con servizi alle imprese e ai lavoratori non sempre all'altezza. Confidiamo pertanto nell'azione dell'attuale maggioranza di governo a Solofra, che - si ricordi - è supportata dalle stesse formazioni politiche che, ieri come oggi, hanno retto e reggono le sorti della sanità regionale", concludono Buonanno e Pirolo.

lunedì 25 giugno 2012

La Città di Salerno - La promessa del Governo "Sa-Av senza pedaggio"

Il Governo stoppa l’ipotesi pedaggio sul raccordo autostradale Salerno-Avellino. La buona notizia arriva dalla risposta dell’esecutivo a un’interrogazione del deputato salernitano Tino Iannuzzi. Una risposta in cui il sottosegretario alle Infrastrutture, Guido Improta, prende atto che la Salerno-Avellino non può diventare una bretella a pagamento, alla luce «dell’assenza di una maglia di viabilità secondaria in grado di sostenere il traffico di attraversamento». 
Non solo. Parlando nella seduta della commissione Lavori pubblici della Camera, l’esponente del Governo evidenzia anche la presenza del polo universitario, con i campus di Fisciano e Baronissi, «attrattore e generatore di mobilità pendolare» per oltre quarantamila iscritti. Un pendolarismo totalmente dipendente dal raccordo, che induce il Ministero a «rimodulare il piano finanziario» dei previsti lavori di ampliamento, che per l’Anas dovevano essere realizzati in project financing e quindi con l’introduzione di un pedaggio per consentire ai privati il rientro dall’investimento. «Nella risposta del Governo c’è il riconoscimento che il pedaggio non può essere più introdotto» esulta Iannuzzi, al contrario di quanto aveva sostenuto fino all’anno scorso l’ex ministro Altero Matteoli. Resta però sul tavolo il tema dell’avvio dei lavori per la realizzazione della terza corsia, fermi al palo dopo lo “scippo” dei soldi del fondo Fas operato dal precedente esecutivo. Nella risposta al parlamentare del Pd, il sottosegretario Improta ha annunciato che il primo lotto dell’intervento è stato inserito nel piano degli investimenti dell’Anas «con appaltabilità 2013». Il tratto è quello salernitano: 9,4 chilometri che collegano Fratte a Mercato San Severino, e che secondo le previsioni del Ministero dovrebbero vedere entro l’anno prossimo l’apertura dei cantieri. 
Manca però la copertura finanziaria, perché dei 239 milioni necessari al completamento del primo lotto ve ne sono solo 123, assegnati nel piano per il Sud. «E’ necessario stanziare subito i 116 milioni indispensabili per la copertura totale del costo di quest’opera – incalza Tino Iannuzzi – In ogni caso, nel 2013 deve essere appaltato il primo lotto, anche solo per l’importo ad oggi già finanziato. Fu un grave errore del governo Berlusconi e del ministro Tremonti, nel 2008, revocare, cancellare e dirottare in altre zone del Paese quel finanziamento di 190 milioni di euro già erogato nella precedente legislatura con i fondi Fas proprio per il lotto Salerno-Mercato San Severino». Per questo il parlamentare annuncia che continuerà «a incalzare il Governo» sul finanziamento e l’avvio dei lavori, per «un’opera di assoluta valenza nazionale».

venerdì 22 giugno 2012

Solofra - Dismissione Saut, Consiglio chiede incontro con Morlacco

Solofra -- Ipotesi dismissione presidio Saut al Landolfi, i sindaci del comprensorio solofrano-serinese-montorese spingeranno per un incontro in Regione con il sub Commissario alla Sanità campana, Mario Morlacco, per scongiurarne la soppressione. 
L'assise civica di Palazzo Ducale Orsini ha votato ieri all'unanimità la proposta di modifica - avanzata dai banchi dell'opposizione - del punto all'ordine del giorno circa la vicenda Saut. Quindi, ferma condanna all'ipotesi di dismissione da parte di tutti e 17 i componenti del Consiglio, ma a stretto giro di tempo verrà avanzata richiesta per interloquire direttamente con i vertici della sanità in Campania.

In apertura, a relazionare sullo 'status quo' del servizio Saut a Solofra è stato l'assessore Gerardo De Stefano. Ma il dibattito è stato però ben presto dirottato sullo scontro politico. 
Così De Piano di Riamiamo Solofra: "In campagna elettorale avete fatto sfoggio di tutte le vostre amicizie politiche, adesso è il momento di battere cassa"
Ad accendere la sequela di interventi è stato Moretti: "Inizia il declino della sanità a Solofra - ha riferito il capogruppo di Per il bene di Solofra - Al sindaco Vignola voglio ricordare che la sanità in Campania è stata commissariata per cui risulta del tutto inutile chiedere di incontrare Florio (manager Asl Avellino), piuttosto dobbiamo puntare ad attirare l'attenzione di chi emette questo tipo di provvedimenti, ovvero la Regione e il sub commissario Morlacco".
Dunque, l'intervento finale della fascia tricolore, che ha stemperato i toni della polemica ricordando: "A questa assise non deve interessare lo scontro politico - ha spiegato Vignola - la nostra è una battaglia territoriale in difesa della forma di assistenza sanitaria più importante del nostro comprensorio. Saremo vigili e faremo sì che in futuro l'ospedale Landolfi non sia ancora chiamato in ballo a difendersi da attacchi esterni", ha concluso il sindaco solofrano.

Strage Solofra, Vignola curatore speciale di Sonia. Sarà lutto cittadino


Solofra -- L'eco della tragedia che ha investito giorni fa la cittadina conciaria è arrivata ieri sera anche in aula al Consiglio Comunale di Solofra. La seduta si è aperta con un minuto di silenzio in ricordo delle vittime della follia omicida di Charangeet Singh, l'indiano 41enne che martedì 19 giugno ha sgozzato la compagna 32enne e la figlia di soli 7 anni prima di togliersi la vita. A parlare ai rappresentanti dell'assise civica è stato proprio il primo cittadino di Solofra, Michele Vignola, appena nominato dal pm del Tribunale di Avellino, Elia Taddeo, 'curatore speciale' della piccola Sonia, la 12enne scampata alla mattanza del padre. "Come Comune - ha spiegato - abbiamo da subito garantito alla bambina tutta l'assistenza necessaria. Il prof. Landolfi ci ha dato nuove rassicurazioni dal punto di vista clinico ma quel che più preme è che la piccola recuperi presto dal punto di vista psicologico. Abbiamo contattato il Consolato e l'Ambasciata indiana per una prima ricognizione circa i parenti e familiari di Sonia presenti in Italia. Con gli organi inquirenti proveremo al più presto a rintracciarli".
Intanto, il primicerio della Collegiata di San Michele Arcangelo, mons. Mario Pierro, ha incontrato la comunità indiana presente a Solofra per valutare insieme l'opportunità di celebrare i funerali della famiglia trucidata. A decidere saranno i connazionali di Jaspreet e Jasvir, in ogni caso il sindaco Vignola ha confermato che proclamerà il lutto cittadino il giorno delle solenni esequie.

mercoledì 20 giugno 2012

Strage Solofra - La bambina al suo soccorritore: "Mia madre non morirà, vero?"

Solofra -- "Mia madre ce la farà, vero?". E' la domanda che la piccola 12enne indiana, scampata all'eccidio di via Regina Margherita a Solofra, ha posto al passante che ieri alle 10 circa l'ha trovata in strada e l'ha portata di corsa al pronto soccorso dell'ospedale Landolfi.

Elio Buonanno, il nome dell'uomo che ha soccorso la bimba, ha riferito che ieri mattina, trovandosi a passare lungo via Regina Margherita, era stato attirato da un gruppetto di persone visibilmente agitate e in preda al panico. Dopo aver parcheggiato la propria auto, il professionista solofrano ha impiegato davvero pochissimi minuti per rendersi conto della tragedia che lì si stava consumando.

"Ho visto la piccola 12enne con il volto completamente ricoperto di sangue - racconta Elio Buonanno - La bambina aveva qualcosa di simile ad uno strofinaccio ben stretto tra l'orecchio e il collo, evidentemente per fermare l'emorragia di sangue procurata dalla ferita da taglio che aveva appena subito. Chiedeva aiuto, era sotto choc".

Momenti di forte apprensione caratterizzano quei lunghi minuti: "Le persone che erano intorno alla bambina sembravano, vuoi per l'assurdità della situazione, vuoi per la grande paura, completamente pietrificate. La piccola era lì che ancora perdeva copiosamente sangue e nessuno sembrava curarsene".

Di qui la decisione di Buonanno di afferrarla e di caricarla a bordo della propria auto per una corsa disperata al pronto soccorso. "Non ci ho pensato due volte - spiega - La ragazzina era ferita pesantemente e andava portata velocemente all'ospedale. Non dimenticherò mai i suoi occhi bianchi su quel viso ricoperto di sangue".

Nel corso del tragitto dal centro storico di Solofra al Landolfi, Buonanno racconta di aver provato a tenere sveglia la 12enne: "La bimba non era sufficientemente cosciente per rimanere desta senza svenire. Così ho cominciato a parlarle per attirare la sua attenzione. Lei, in un italiano più che corretto, ha chiesto della madre e della sorellina. Mi ha dato subito l'impressione di aver inteso la gravità della situazione. Ha chiesto dove la stessi portando e quando le ho risposto che stavamo andando all'ospedale mi ha riferito, così impaurita ed innocente, di non avere danaro con sè per pagare i dottori. Poi ha aggiunto di non voler più ritornare a casa, insieme a quel padre che aveva aggredito la madre e la sorellina, ma di contattare la nonna o un altro familiare per fare ritorno in India", conclude Buonanno.

La 12enne ha trascorso una notte tranquilla. E' tenuta sempre sotto osservazione dai medici e costantemente seguita dalle assistenti sociali.

martedì 19 giugno 2012

Tra cricket e pupazzi di neve: chi sono gli indiani di Solofra?


Solofra -- Difficile solamente ipotizzare come alla base dell'efferato gesto compiuto da Charangeet Singh vi sia una motivazione legata alla religione. Anche se gli inquirenti stanno battendo ogni opzione, in maniera indiretta stamane la pista delittuosa collegata al credo religioso è stata di fatto scartata. I riflettori sono puntati per lo più sul delitto passionale anche se solo nei prossimi giorni emergeranno nuovi e più precisi dettagli.

GLI INDIANI DI SOLOFRA. Attirati dai racconti di parenti e amici stabilitisi precedentemente in Italia (si veda il caso anche del distretto industriale di Arzignano), anche a Solofra, zona a forte industrializzazione soprattutto nel settore della concia delle pelli, sono arrivate negli ultimi anni molte persone originarie del Punjab indiano.

Charangeet Singh e la moglie Jasvir Kaur erano originari proprio di quella regione a cavallo tra il Pakistan e l'India. Nel Punjab indiano convivono in "equilibrio instabile" tre religioni la indù, la musulmana e la sikh. La religione sikh è quella meno conosciuta in Italia (conta circa 25mila persone) mentre la indù (più liberale) è quella più numerosa con oltre 100mila presenze in tutta Italia.

A Solofra sono 86 gli extracomunitari provenienti dall'India registrati regolarmente negli uffici del Comune, la maggior parte di essi impegnati lavorativamente nel distretto conciario. Charangeet era tra i pochissimi, invece, che aveva scelto di lavorare come manovale nel campo edile. 

Giovani, quasi tutti sotto i 40 anni, gli indiani di Solofra sono tutti perfettamente inseriti nel contesto sociale della cittadina irpina. Le domeniche e nei giorni festivi si ritrovano spesso a piazza Mercato dove passano ore a giocare a cricket, disciplina così lontana dall'italico 'pallone' ma che in India rappresenta a tutti gli effetti lo sport nazionale. 
E, finito l'orario lavorativo, si ritrovano nei pressi di piazza Umberto I o per le vie principali del centro cittadino solofrano, a fare una passeggiata o la spesa, raccontandosi reciprocamente della propria giornata. Le ultime nevicate invernali, poi, sono diventate un autentico momento di festa per gli indiani di Solofra che hanno colto l'occasione, cellulare alla mano, per scattare foto, pubblicarle in internet e inviarle ai loro familiari lontani.

Insomma, nessuna discriminazione e nessuna differenza di etnia o religione. Una famiglia è stata sterminata da un raptus di follia che forse mai come questa volta ha toccato così profondamente l'animo e il cuore dei cittadini di Solofra.


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Solofra -- Nuovi particolari emergono dalla tragedia che stamane ha sconvolto la cittadina di Solofra, piombata di colpo sulle cronache nazionali per il raptus di follia che ha visto protagonisti i componenti di una famiglia indiana trapiantata da anni in Italia. 
Secondo quanto si è appreso, la figlia 12enne della coppia indiana - anch'essa ferita ma unica sopravvissuta alla carneficina perpetrata da Charangeet Singh - sarebbe stata portata fuori dall'appartamento proprio dalla madre, la 32enne Jasvir Kaur, che - ancorchè agonizzante - avrebbe così facilitato la fuga della piccola e il richiamo dei soccorsi. E sarebbe stato proprio grazie all'aiuto di un vicino, che subito ha soccorso la dodicenne, che si sarebbe evitata così una tragedia maggiore.
L'uomo, infatti, alla vista della bambina ferita e sanguinante nelle scale del palazzo, avrebbe incrociato l'omicida indiano; di qui sarebbe nata una colluttazione verbale e la reazione suicida di Singh che, di colpo, sarebbe rientrato in casa per commettere l'estremo gesto.
Con l'altra piccola della famiglia già esanime in bagno, i soccorritori del 118 avrebbero provato a salvare la madre delle due bambine riversa per le scale in una pozza di sangue, purtroppo senza successo. L'arma utilizzata dall'omicida sarebbe un comunissimo taglierino. La piccola scampata alla tragedia, così come riferito dallo stesso primo cittadino di Solofra Michele Vignola, è stata portata subito all'ospedale Landolfi e qui operata per le gravi ferite da taglio procuratele dal padre alla gola e all'orecchio. Non versa in gravi condizioni.

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Solofra -- "Papà vuole uccidere tutti, vi prego aiutatemi". Era insanguinata e visibilmente sotto choc la piccola S. K. (queste le iniziali) stamane quando intorno alle 9,30 è scesa in strada, in via Regina Margherita a Solofra, per chiedere soccorso. La dodicenne che frequenta da pochi mesi le elementari di via Fratta, era appena scampata alla follia omicida del padre Charangeet Singh - 41enne originario del villaggio di Nadiali, nello stato indiano del Punjab - protagonista questa mattina di quello che a tutti gli effetti sembra essere un omicidio-suicidio dal movente passionale. 


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I FATTI. Secondo quanto si è potuto apprendere, il 41enne - giunto a Solofra con la famiglia lo scorso settembre da Chiaravalle Caulonia (Reggio Calabria) - dopo una furibonda lite con la compagna, la 32enne Jasvir Kaur, avrebbe afferrato un coltellino e si sarebbe fiondato sulla gola della giovane, ferendola poi mortalmente. Ma il raptus omicida non si sarebbe fermato alla moglie e avrebbe purtroppo coinvolto anche la piccola della famiglia, Jaspreet, di soli 7 anni, anch'essa sgozzata. La sorella di 12 anni sarebbe poi riuscita a fuggire dalla carneficina, non prima di essere stata attinta anche lei dall'arma del delitto all'altezza dell'orecchio. Di qui, l'uomo si sarebbe tolto la vita.
Lo spettacolo che si è mostrato innanzi ai primi soccorritori, vigili urbani e militari dell'Arma, è stato senza dubbio raccapricciante. La madre con la figlia sarebbero state ritrovate cadaveri e in una pozza di sangue sulle scale del palazzo del centro storico solofrano, con il padre Charangeet in fin di vita in camera da letto. Sul posto, oltre al sindaco di Solofra Michele Vignola, sono giunti il capo della procura della Repubblica di Avellino Di Popolo con i pm Taddeo e Patscot, oltre al medico legale Sementa e Morganti del comando provinciale dei carabinieri. La piccola scampata alla tragedia si trova ora all'ospedale Landolfi di Solofra e non sarebbe in pericolo di vita. Alcune persone, non meglio identificate, sarebbero già state ascoltate presso la locale caserma dei carabinieri. Gli inquirenti stanno valutando tutte le ipotesi, così come confermato dallo stesso Di Popolo, anche se quella del movente passionale resta la pista più accreditata.

INDIANI A SOLOFRA, TRA CRICKET E STRUSCIO IN PIAZZA. E' stato riferito che Charangeet Singh non aveva un posto fisso anche se in passato aveva lavorato come piastrellista nel montorese: sembra che l'uomo soffrisse da tempo di un problema congenito alla mano, disturbo quest'ultimo che non gli avrebbe consentito l'utilizzo al cento per cento dell'arto e che pare l'avrebbe spinto, di qui a pochi giorni, a fare ritorno in India per delle cure specialistiche.
I conoscenti descrivono Charangeet come un uomo mite. In città, era noto tra i solofrani con il nome di 'Michele' anche se i suoi amici indiani residenti nella cittadina della concia lo chiamavano con il nomignolo 'Raju'. La comunità punjabi a Solofra è cresciuta in numero soprattutto negli ultimi due anni. La maggior parte di essi sono giovani che lavorano come manovali nel distretto della concia. Molto presenti e assidui frequentatori delle piazze e delle strade del paese, gli indiani di Solofra - a detta di tutti - si sono perfettamente integrati con la realtà della cittadina irpina. Non è raro, infatti, vederli di domenica pomeriggio radunati a piazza Mercato a giocare a quello che è lo sport più diffuso nella loro madre patria, il cricket. La tragedia, avvenuta proprio alla fine dei festeggiamenti in onore del Santo Patrono San Michele Arcangelo, ha turbato l'intera cittadina.

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mercoledì 13 giugno 2012

Solofra - Vertice con Irpiniambiente. Segnali di apertura da via Cannaviello. Nuovo summit a Solofra

Avellino -- Si è svolto in mattinata, presso la sede avellinese della provincializzata, l'incontro tra i vertici del Comune di Solofra e quelli di Irpiniambiente SpA. Tematiche dell'incontro, la partita debitoria tra l'Ente Comune e la società provinciale e l'ipotesi di rimodulazione del servizio di raccolta dei rifiuti. Oltre al primo cittadino di Solofra, Michele Vignola, hanno preso parte al summit l'assessore delegato all'ambiente del Comune, Maria Luisa Guacci, il capo dell'Utc di Solofra, Ennio Tarantino, e i dirigenti dell'Ufficio Tutela Ambiente Vietri e Clemente. 
Si è trattato in sostanza di un primo incontro interlocutorio tra le parti, a cui ne seguirà un secondo e decisivo nel giro di poche settimane, che si terrà molto probabilmente proprio a Palazzo Orsini. Per la situazione debitoria, le parti hanno raggiunto un accordo di massima circa un piano di rateazione con tempi di rientro previsti entro fine anno. Il secondo incontro servirà proprio a definire con chiarezza l'esatto ammontare della contesa. Al tavolo dei lavori anche una bozza di rinegoziazione del vincolo contrattuale che lega i due Enti, questo in prospettiva dell'attivazione della raccolta 'porta a porta'. Dal canto suo, l'Ente Comune di Solofra ha formalmente richiesto alla provincializzata di attivarsi sul territorio conciario con un servizio di spazzamento più efficiente e che tenga conto della complessività delle aree comunali.

Ricerca - Fondi in Campania, 8 milioni a 2 concerie solofrane

Solofra -- Ci sono anche due aziende conciarie del polo industriale di Solofra tra le 17 imprese campane alle quali sono stati concessi aiuti per circa 172 milioni di euro per interventi finanziati con il Fondo per le Agevolazioni alla Ricerca (Far) e il programma operativo nazionale “Ricerca e competitività”.

Nell’elenco pubblicato dal Miur - Ministero dell’Università e della Ricerca, tra Enti universitari come la Federico II e colossi industriali come la Adler Plastic, Ansaldo Sts e la St Microelectronics, figurano anche la Dmd Solofra (per il progetto 'bio nanotecnologie per la realizzazione di manufatti in pellame') che si vede assegnare un contributo di 3,8 milioni di euro e la conceria Solofra Amica (ricerche sui materiali avanzati) cui vanno invece poco più di 4 milioni.

martedì 12 giugno 2012

Solofra - Rifiuti. Buonanno e Pirolo: "Rinegoziare i rapporti con la provincializzata"‏

Da dx il gen. Russo e l'ass. prov. Gambacorta
Solofra -- Questione rifiuti e pregressi debitori con la società Irpiniambiente SpA. In vista dell'imminente summit che vedrà gli amministratori del Comune di Solofra al tavolo con i rappresentanti della provincializzata di via Cannaviello, si riporta la nota di Giulio Buonanno e Antonio Pirolo. "Pur prendendo atto delle iniziative già adottate dall'amministrazione Vignola in materia di igiene pubblica e ambientale, come il completamento dell'iter dell'isola ecologica e l'ordinanza per la tutela dell'ambiente e sicurezza stradale - scrivono i due - riteniamo sia giunto il momento, dopo decine di progetti sulla differenziata approntati dalla passata consiliatura ma mai portati a compimento, di passare dalle parole ai fatti e di provare a venire a capo della contesa debitoria che da anni ormai contraddistingue il rapporto tra il Comune di Solofra, Irpiniambiente e le società che hanno preceduto temporalmente la provincializzata".

"E' noto a tutti - continuano Buonanno e Pirolo - come i risultati più evidenti di questa controversia siano il rallentamento dell’avvio del porta a porta e un servizio di spazzamento sul territorio comunale non sempre all'altezza. Pertanto, a nostro avviso e in occasione dell'incontro con i rappresentanti di Irpiniambiente, risulta prioritario valutare l’ipotesi di rinegoziazione della posizione del Comune di Solofra con Irpiniambiente, valutando come ultima possibile linea d'azione anche l’ipotesi di svincolo dell’Ente Comune dalla provincializzata, ipotesi peraltro già presa in considerazione da diverse amministrazioni della Provincia irpina".

"In questo modo si avrà l’opportunità di dar vita finalmente alla raccolta differenziata ‘porta a porta' e alleggerire la Tarsu, eventualmente facendo rientrare il servizio di raccolta e smaltimento tra quelli da appaltare attraverso una gara ad evidenza pubblica (in un regime di concorrenza i costi potrebbero diminuire sensibilmente così come le bollette che arriveranno a casa dei solofrani). Inoltre - concludono Buonanno e Pirolo - oltre all'isola ecologica e al porta a porta, invitiamo la Giunta e l'assessorato competente a valutare anche una rimodulazione delle tariffe (civili abitazioni, aziende, uffici e esercizi commerciali) in base a parametri più equi che considerino distintamente reddito, nucleo familiare e superficie degli edifici, e ad operare una campagna di sensibilizzazione della popolazione solofrana circa la tematica della differenziata attraverso anche incontri nei plessi scolastici".

lunedì 11 giugno 2012

Solofra - Ipotesi dismissione Saut, Vignola convoca il Comitato Direttivo dei sindaci dell'Asl Avellino


Solofra -- Un netto 'no' all'ipotesi di dismissione del presidio Saut (Servizi assistenza e urgenza territoriale) all'ospedale di Solofra è quanto emerso alla fine della riunione che ha visto stamane protagonisti i sindaci del comprensorio solofrano-serinese-montorese riuniti a Palazzo Ducale Orsini. "Abbiamo richiesto al più presto - ha spiegato il sindaco di Solofra Michele Vignola a margine dell'incontro - la convocazione del Comitato Direttivo dei primi cittadini afferenti all'Asl di Avellino. Inoltre, abbiamo stilato unanimamente e condiviso un documento con il quale esprimiamo il nostro più profondo dissenso all'ipotesi di soppressione del Saut e, nel contempo, chiediamo di conoscere nel dettaglio cosa il Piano di riorganizzazione sanitaria regionale riserverà in futuro per il nostro territorio. Vogliamo evitare - ha concluso - che un domani le scelte vengano dettate e prese solo sulla base di mere logiche economiche".

All'incontro erano presenti, oltre al primo cittadino solofrano, i sindaci Salvatore Carratù (Montoro I.), Francesco De Giovanni (Montoro S.), Carmine Ragano (Santo Stefano del Sole), Fenisia Mariconda (Santa Lucia di Serino), Lorenzo Renzulli (San Michele di Serino), Ernesto Urciuoli (Aiello del Sabato), l'assessore con delega alla sanità Gerardo De Stefano (Solofra), l'assessore Vito Pelosi (Serino), l'assessore Antonello Cerrato (Montoro S.), il vicesindaco Luigi Del Regno (Montoro I.).

Alle dichiarazioni di Vignola hanno fatto eco quelle del primo cittadino di Montoro Inferiore, Carratù: "Il presidio Saut del Landolfi è uno dei più efficienti e importanti della provincia. Rende un servizio essenziale ad una comunità di oltre 40mila abitanti. Per questo ed altri motivi ancora non possiamo assolutamente permettere che venga soppresso".

Più critico è stato infine il commento di Cerrato, componente del Direttivo dei sindaci dell'Asl Avellino: "Benchè di fronte soltanto ad una proposta e non ad una decisione definitiva - ha riferito - abbiamo ritenuto alquanto paradossale il fatto di aver avuto notizia dell'ipotesi di dismissione solo attraverso una nota stampa di un sindacato. Il Comitato dei sindaci dell'Asl, presieduto dal sindaco avellinese Galasso, risulta essere ad oggi l'unico organismo dedicato ad interloquire con il manager Florio per tutto quanto concerne modifiche e riassetto del piano sanitario regionale; sarà bene - ha concluso - che in futuro si faccia sempre riferimento a questo Istituto".

venerdì 8 giugno 2012

Solofra - Irpef, Tarsu e Imu restano invariate. Vignola: "Pugno duro contro gli evasori"

Solofra -- Nessun aumento delle tasse, mantenimento delle aliquote Imu e Irpef al minimo e pugno duro contro gli evasori: si muoverà lungo queste macro direttrici l'azione tributaria del Comune di Solofra. Nel pomeriggio il primo cittadino Michele Vignola, con il delegato al bilancio e ai tributi Michele Russo, ha illustrato alla stampa, dati alla mano, i provvedimenti adottati nell'ultima Giunta per quanto concerne la gestione ordinaria dell'esercizio corrente 2012, che verrà portato all'attenzione dell'assise consiliare il giorno 29 giugno.

“E’ giusto che si noti il grado di sensibilità che l'amministrazione ha avuto nei confronti dei cittadini per quanto riguarda l’opera tributaria - ha spiegato Vignola in apertura dell'incontro - Abbiamo dovuto operare sulla situazione lasciataci in eredità dalla precedente amministrazione, sia per quanto i capitoli di spesa che per i contenuti (parliamo di una gestione ordinaria di circa 9,4 milioni di euro). Tenuto conto dei tagli ai trasferimenti erariali e dell'abolizione dell'addizionale sull'energia elettrica, siamo partiti con un ammanco di circa 800mila euro per arrivare alla fine del nostro studio, tra spese e valutazioni varie, ad una difficoltà di copertura orientativamente individuabile nella somma di 1,2 milioni di euro".

"La scelta politica di questa amministrazione - ha continuato Vignola - è stata quella di non aumentare di un solo euro le tasse ai solofrani. Allo stato attuale dei fatti, l'imposta Imu non subirà aumenti rispetto a quella ministeriale (ovvero 0,4% e 0,76%), l'addizionale regionale Irpef sarà tenuta al minimo consentito dalla legge, così come restarà invariata la Tarsu. Altresì, abbiamo già operato dei tagli netti alla gestione della macchina amministrativa, come l'eliminazione dello staff del sindaco, tagli netti alle spese telefoniche e il dimezzamento dell'aggio alla Global Service per la riscossione dell'Ici e della Tarsu. Si procederà inoltre ad una ulteriore razionalizzazione delle spese seguendo una linea di rigore, così come riferito in corso di campagna elettoriale".
In questa direzione, il sindaco Vignola ha confermato che sarà uno degli obiettivi principali della sua amministrazione quello di accorpare le municipalizzate il prossimo anno attraverso una innovativa riforma strutturale.

Per quanto riguarda la questione rifiuti e Irpiniambiente invece, Vignola ha preannunciato che mercoledì 13 sarà presso gli uffici della provincializzata di via Cannaviello per intavolare un discorso di rinegoziazione circa i debiti e circa il vincolo contrattuale con la stessa società.

Il bastone e la carota. Se da una parte non sono stati chiesti sacrifici ai cittadini, Vignola ha però preannunciato il pugno duro per quanto concerne la lotta all'evasione: "E’ stato deciso di avviare una più concreta lotta all’evasione fiscale per quanto riguarda i tributi comunali (Ici e Tarsu) al fine di rendere effettivo il principio 'pagare tutti per pagare meno' - ha riferito il primo cittadino solofrano - Si darà corso ad un rigoroso controllo nei confronti di tutti coloro che risulteranno essere evasori dei suddetti tributi, a partire da quadriennio 2007-2010. L'obiettivo è quello di far pagare le tasse a tutti secondo le scadenze stabilite dalla normativa in vigore. Questo - ha concluso - sia nell'interesse del cittadino che così eviterà la pressione delle agenzie di riscossione, che nell'interesse del Comune che monetizzerà subito per intervenire concretamente in favore del territorio".

Dismissione Saut, Vignola convoca i sindaci del solofrano-montorese-serinese

Solofra - Vicenda dismissione presidio Saut (Servizi assistenza e urgenza territoriale) all'ospedale di Solofra. Il sindaco della cittadina della concia, Michele Vignola, incontrerà lunedì (con inizio alle ore 11) a Palazzo Ducale Orsini i primi cittadini del comprensorio solofrano-serinese-montorese per fare il punto sulla spinosa vicenda che, a due anni di distanza, vede di nuovo i territori della bassa Irpinia fare quadrato per difendere il nosocomio solofrano.
Vignola, dal canto suo, si è messo subito in contatto con il manager dell’Asl, Sergio Florio, che ha spiegato come non ci si trovi davanti ad una decisione già presa e che comunque prima di compiere qualsivoglia passo saranno sentiti i rappresentanti dei territori. "Non intendiamo in alcun modo perdere il servizio Saut”, ha riferito Vignola, facendosi portavoce delle istanze di tutto il comprensorio.

giovedì 7 giugno 2012

Sostenibilità e concia - Dall'impatto ambientale all'integrazione, i 'segreti' dello sviluppo sostenibile. L'esempio del Gruppo Dani di Arzignano

Milano -- Ridurre l'impatto ambientale, integrazione dei dipendenti e condivisione dei valori su tutta la catena di fornitura. E' cosa vuol dire sviluppo sostenibile per il Gruppo Dani che in occasione di 'Dal dire al fare', il salone della responsabilità sociale d'impresa in corso all'università Bocconi di Milano, ha presentato la propria attività di 'contagio' che parte dai fornitori, passa per i clienti ed arriva al consumatore finale. 
Sul fronte ambientale Dani ha eliminato i metalli pesanti e solfuri nella lavorazione delle pelli e ridotto l’impatto ambientale lungo tutta la catena a partire dall’agricoltura fino allo smaltimento del prodotto. Negli ultimi 3-4 anni, spiega all'Adnkronos, Guido Zilli , responsabile qualità Gruppo Dani, "abbiamo investito ulteriormente sul fronte ambientale da due prospettive: ricerca, e certificazioni, in modo da poter comunicare ai nostri clienti e ai consumatori finali il nostro impegno". 
Un impegno che ha portato nel 2011, all’acquisizione della prima Carbon Footprint, ossia l'impronta di carbonio, di settore nel mondo. "E' vero che il settore conciario ha un impatto ambientale ma è anche vero che, nel rapporto 2009 di Arzignano sugli ecodistretti, è giunto quinto su 54 distretti per quanto riguarda la compatibilità ambientale. C'è dunque un dato storico che in qualche modo contraddice quella che è un'opinione diffusa" ossia che sia uno dei settori più impattanti. Quanto alla Carbon footprint, aggiunge Zilli, "ci ha consentito di determinare un impatto complessivo che per circa l'80% è legato ai settori a monte, per circa il 5% ai trasporti e 15% alla conceria". 
Nel 2011, inoltre, "accanto ai risultati ambientali abbiamo avuto anche la validazione del nostro sistema di gestione della sicurezza del lavoro secondo le linee guida Uni Inail che dimostra un'attenzione verso le persone che lavorano in azienda e la volontà di garantire le migliori condizioni possibili". In azienda, sottolinea Zilli, "lavorano 500 persone delle quali circa il 55% è di origine extracomunitaria. Provenendo da più parti del mondo abbiamo pensato che potesse essere un'iniziativa interessante impostare un progetto affinché le storie di queste persone potessero essere conosciute. L'intento - conclude - è di accrescere il senso appartenenza e valorizzare le differenze".

mercoledì 6 giugno 2012

Solofra, gala dello sport per la chiusura dei festeggiamenti di San Michele Arcangelo‏


Solofra -- Sarà una giornata tutta dedicata allo sport e al divertimento quella del prossimo lunedì 18 giugno 2012 a Solofra quando, in occasione dei solenni festeggiamenti in onore del Santo Patrono San Michele Arcangelo, le piazze e le strade della cittadina conciaria diverranno il palcoscenico di alcuni importanti eventi sportivi. Ad inaugurare la grande festa di colori e di allegria sotto l'egida dello sport, la partenza in piazza San Michele (ore 10) della prima gara podistica 'StraSolofra', mini maratona amatoriale sulla distanza dei sette chilometri che vedrà gli atleti correre in circuito cittadino (da viale Principe Amedeo fino al viale Felice De Stefano) fino all'arrivo in piazza Umberto I. Ed è qui che nel pomeriggio, alle ore 17, è prevista una riunione di boxe interregionale per dilettanti. Organizzata dall'Asd Pugilistica Cardamone e dalla Fpi, sul ring si avvicenderanno otto incontri della durata di tre round ciascuno. Corsa, pugilato ma non solo perchè a partire dalle ore 20,30, sempre in piazza Umberto I, sarà allestito il maxischermo per l'importante sfida di calcio che vedrà la nazionale italiana di Prandelli sfidare l'Irlanda di Trapattoni nell'ultima partita del girone dell'Europeo di Ucraina e Polonia. La lunga giornata di sport e festa sarà chiusa con l'ormai consueto appuntamento solofrano dedicato alla magia della pirotecnica con le esibizioni dei Cav. F.lli Liccardo di Mugnano e dei Cav. F.lli Di Candia di Sassano.

martedì 5 giugno 2012

Il Sole24Ore - I distretti della concia fanno sistema

Da Il Sole24Ore

Santa Croce sull'Arno -- I distretti della concia di Arzignano (Vicenza), Santa Croce sull'Arno (Pisa) e Solofra (Avellino) – che insieme realizzano il 90% della produzione italiana di pelli conciate (4.879 milioni il valore 2011, +7,9% rispetto all'anno precedente, con un export del 78%, ma con volumi in leggero calo) e mantengono ben stretta la leadership europea – provano a unire le forze su temi d'interesse comune come l'ambiente, l'innovazione e la formazione. "Stiamo pensando a un'integrazione operativa dei distretti, coordinata a livello nazionale, in modo da fare rete mettendo insieme i nostri punti di eccellenza", ha proposto Franco Donati, presidente dell'Associazione conciatori di Santa Croce, in un convegno organizzato nella cittadina toscana. 
Per realtà produttive che fino a oggi hanno marciato in autonomia, si tratta di una svolta strategica. Dopo il biennio 2010-2011 in cui la domanda internazionale e quella delle griffe hanno "salvato" il settore (non ancora tornato ai livelli pre-crisi), quest'anno gli ordini si presentano a macchia di leopardo e lo scenario appare incerto. "Un tempo si diceva che all'industria conciaria servivano acqua, materia prima e manodopera – ha spiegato Rino Mastrotto, presidente di Unic (Unione nazionale industria conciaria) – ma oggi queste cose non bastano più: a ostacolarci ci sono i dazi che sottraggono le pelli grezze al libero scambio, una pressione fiscale insostenibile e una politica creditizia scellerata per una delle industrie conciarie più importanti al mondo". 
Allarmato è Walter Peretti, presidente della sezione concia di Confindustria Vicenza, che ha aggiunto ai "mali" del settore la burocrazia, il cuneo fiscale, i problemi di depurazione: "Gli imprenditori da soli questa volta non ce la faranno: o il sistema-Italia decide di darci una mano, o il declino è assicurato". Un sostegno dovrebbe arrivare anche da oltreconfine secondo Michele De Maio, presidente del distretto di Solofra, che infatti ha invocato "l'aiuto dell'Europa". 
"Vediamo difficoltà ovunque", ha spiegato Salvatore Mercogliano, direttore di Unic, ricordando la proposta di legge presentata per tutelare le parole italiane "pelle, cuoio e pelliccia" e impedirne l'utilizzo su prodotti d'importazione, come invece è già accaduto più volte. "Ma la proposta è stata impallinata da altri segmenti della filiera che non vogliono la trasparenza", ha sottolineato Mercogliano. "Un Paese come l'Italia, che è un trasformatore di materie prime, deve difendere la trasparenza dei suoi prodotti", ha invitato Marco Fortis, vicepresidente della Fondazione Edison. "La difesa del manifatturiero non è una battaglia di retroguardia – ha aggiunto – dobbiamo studiare un meccanismo per premiare le aziende che non hanno licenziato e continuano a fare utili".

lunedì 4 giugno 2012

Solofra - Questione bilancio: a luglio l'operazione verità.

Solofra -- Il Consiglio comunale di Solofra ha proceduto in serata alla surroga di Antonio De Vita che ha rinunciato alla nomina a consigliere in favore del primo degli eletti della lista Impegno per Solofra, Eugenio De Vacchio: l'imprenditore conciario nato a Sidney, alla sua prima esperienza amministrativa, andrà dunque a rimpiazzare nell'assise l'ex vicesindaco e medico solofrano. Sisma e questione bilancio. La seduta si è aperta con un minuto di silenzio in memoria delle vittime del sisma in Emilia e con il plauso da parte del sindaco Michele Vignola al lavoro dei volontari solofrani e delle associazioni Smile e Playground Zone, ieri impegnati proprio nel modenese: "Al sindaco Silvestri (primo cittadino di San Felice sul Panaro, ndr) - ha spiegato Vignola - ho rappresentato la vicinanza dell'intera comunità solofrana. A quella di ieri, seguiranno in futuro altre dimostrazioni di solidarietà e impegno verso quella gente che vive oggi un dramma purtroppo già noto e visto in Irpinia". Il Comune di Solofra, inoltre, parteciperà alla gara di solidarietà indetta dall'Ente Provincia di Avellino con un contributo di mille euro. Incalzato dal consigliere di opposizione De Piano, sul tema bilancio Vignola ha riferito che a luglio il Comune di Solofra organizzerà un focus aperto al pubblico specifico: "Questo Comune è in esercizio provvisorio di bilancio da ben 6 mesi - ha detto - E' nostra volontà fare chiarezza anche con tutti i cittadini solofrani. Organizzeremo presto una iniziativa pubblica dove chiariremo lo stato dell'arte, con numeri certi e certificati". Nel corso della seduta si è provveduto anche alla nomina del capogruppo di Solofra Domani, ovvero Luigi De Stefano (in quota UdC): "E' un segno di distensione - ha spiegato De Stefano - rispetto a quanto accaduto in fase di composizione di Giunta. Quanto prima ci aspettiamo un degno riconoscimento nella squadra di Governo circa il contributo che l'UdC ha portato all'elezione del sindaco".

Sisma in Emilia, la solidarietà della comunità solofrana a San Felice sul Panaro

San Felice sul Panaro -- I volontari solofrani con i rappresentanti delle associazioni PlayGround Zone e Smile sono stati impegnati nel weekend per far fronte all’emergenza terremoto in Emilia Romagna. Conclusa la raccolta di alimenti, medicinali e generi di prima necessità, il torpedone della solidarietà è partito nella nottata tra sabato e domenica alla volta di San Felice sul Panaro, territorio messo in ginocchio dalla prima ondata del sisma dello scorso 20 maggio. All'alba l'arrivo in Emilia e il via alle operazioni di scarico e stoccaggio dei materiali, medicine e cibi a lunga conservazione (così come concordato giorni prima con i volontari locali) in un nuovo deposito messo a disposizione dalle autorità locali presso Campo Toscana e presso Campo Trento, due delle cinque tendopoli costruite dai volontari della Protezione Civile a San Felice. Sono le otto del mattino circa e il caldo già si fa sentire nelle tendopoli allestite per accogliere gli sfollati del terremoto. La Rocca del '400, simbolo del paese, è ferita e a rischio crollo, la chiesa non esiste più, le torri e i palazzi più antichi del centro storico sono ormai solo macerie e l’intero territorio è costellato di edifici crollati e altri gravemente compromessi. L'afa e le temperature alte non mollano la presa neanche nel campo attrezzato che momentaneamente sta ospitando gli uffici del Comune di San Felice. Ed è qui che i volontari solofrani incontrano il primo cittadino sanfeliciano, Alberto Silvestri, impegnato in questi giorni con le operazioni di coordinamento delle squadre di tecnici per le verifiche di agibilità degli edifici dell’area terremotata (almeno una casa su quattro non è più agibile). A rappresentare idealmente lo spirito di solidarietà dell'intera comunità conciaria Gabriele Pisano, presidente dell'assise civica di Solofra, giunto in Emilia con il torpedone dei volontari. Il giovane amministratore ha donato al sindaco emiliano un piatto in ceramica raffigurante la Collegiata di San Michele e si è intrattenuto alcuni minuti a conversare con i rappresentanti istituzionali locali, ascoltando le loro storie di quotidiano disagio, le loro paure e angosce. Subito dopo, il primo cittadino di Solofra, Michele Vignola, ha intercettato telefonicamente il collega sanfeliciano, assicurando così, anche per il futuro, la piena disponibilità e la presenza del Comune conciario sul territorio emiliano. Per i rappresentanti delle associazioni è stata anche l'occasione di stringere contatti con i gruppi di volontariato locali per future initiziative di solidarietà. Al ritorno a Solofra dei volontari, proprio quando sembrava di poter ricominciare a vivere con un pizzico di normalità, la notizia della nuova forte scossa nel modenese e la stessa sensazione di paura che oggi più che mai lega le memorie della comunità irpinia con quella emiliana.

venerdì 1 giugno 2012

Se la pronuncia di 'pelle' e 'pelliccia' può fare davvero la differenza.


Solofra -- L'argomento di dibattito dell'imminente fine settimana, amici miei, sarà il viaggio 'istituzionale' effettuato dal sindaco Michele Vignola e alcuni amministratori solofrani al polo conciario toscano di Santa Croce. Ad attendere il ritorno del primo cittadino di Solofra, la consueta e prevedibile vagonata di critiche (puramente strumentali) di parte degli esponenti dell'opposizione consiliare.

Ebbene, nella reprimenda di cui sopra addirittura si è fatto riferimento ad una proposta di legge (tematica, pare, affrontata dal sindaco nel corso della due giorni a Santa Croce) che giace in Commissione industria a Palazzo Madama ormai da svariati mesi e che porta la firma del senatore sannita del PdL Mino Izzo (imprenditore della concia a sua volta). Solo per la cronaca il testo del ddl recita: “Nuove disposizioni in materia di utilizzo dei termini ‘cuoio’, ‘pelle’ e ‘pelliccia’ e di quelli da essi derivanti o loro sinonimi”.

Cari lettori, corre l'obbligo di sottolineare che questa innovativa proposta di legge passerà alla storia perchè finita nella top ten (per esattezza al terzo posto) delle proposte di legge più pazze dell’ultima legislatura, nella speciale classifica stilata dall’istituto Bruno Leoni (mica il club delle Giovani Marmotte...).

E' vero però, le parole sono importanti e il saper utilizzare bene le espressioni come “cuoio”, “pelle” e “pelliccia” può davvero fare la differenza...

Sul punto, scrive così l'Istituto Leoni:

La Legge 16 dicembre 1966, n. 1112, prescrive che “cuoio”, “pelle” e “pelliccia”, nonché i loro derivati, siano “...riservati esclusivamente ai prodotti ottenuti dalla lavorazione di spoglie di animali sottoposte a trattamenti di concia o impregnate in modo tale da conservare inalterata la struttura naturale delle fibre, nonché gli articoli con esse fabbricati”. Una imprecisione imperdonabile che la proposta di legge in esame vuole integrare precisando che questi termini possono essere usati nei prodotti fabbricati con le spoglie di animali solo “...purché eventuali strati ricoprenti di altro materiale siano di spessore uguale o inferiore a 0,15 millimetri”.
Finalmente un po’ di precisione! Stiamo pronti, cari uomini: le nostre madri, le nostre mogli e le nostre fidanzate si presenteranno al nostro cospetto con in mano un righello opportunamente calibrato, eccependoci che l’ultima borsa da noi regalata loro non poteva essere definita “di pelle”, perché ricoperta, in un punto, da uno strato di altro materiale di spessore pari a 0,16 millimetri. Un vero scempio!


Millimetri e termini per definire questo o quel lavorato lasciano il tempo che trovano. Se ci mostrassero il paese reale, il re apparirebbe subito nudo e con lui tutti i cortigiani. E si vedrebbe nitidamente la loro infinita miseria politica, che non è affatto rappresentativa della nostra cittadina. Solofra e il suo Distretto meritano ben altro. E’ ora di prendercelo.