giovedì 29 novembre 2012

L’esposto anti-Renzi e’ un clamoroso autogol *

* di Gad Lerner

Ma come si fa a cadere così ingenuamente nel tranello? Ma come si fa a prendersela con una pagina di pubblicità sui giornali che invita lodevolmente alla partecipazione di massa al ballottaggio di domenica, senza alcuna indicazione sul candidato da votare? I rappresentanti di Bersani, Puppato, Vendola e Tabacci non si sono accorti che, così facendo, implicitamente affermano che ogni elettore in più sarebbe di sicuro a vantaggio di Renzi? E sembrano auspicare un restringimento del corpo elettorale, anzichè un suo allargamento? Vera figuraccia e vero autogol. Mi dispiace.

mercoledì 28 novembre 2012

Caustico

Ma il grado di maturità politica in paese si basa sui 'Mi piace' di Facebook e 'RT' di Twitter?

martedì 27 novembre 2012

Nostalgico magheggio democristiano d’antan

Qualcuno mi chiede ultimamente che senso ha parlare di di Min.Cul.Pop a Solofra... Sfogliatevi i due principali quotidiani cartacei locali oggi in edicola. La notizia principale odierna della città della concia è l'incontro tenuto ieri mattina in Comune tra amministrazione e la Triplice, in vista - si legga bene - della manifestazione di piazza che i sindacati irpini terranno il primo dicembre ad Avellino. Cgil, Cisl e Uil stanno facendo il giro dei Distretti in Irpinia prima di scendere in piazza e protestare contro il Governo e contro la Regione. Dunque, su un quotidiano si da spazio a quelle che sono le riflessioni dei sindacati, a quella che è la storia del distretto conciario, a quelle che sono le difficoltà che negli anni hanno ridimensionato l'attività della concia. Sull'altro invece, quello di regime tanto per intenderci, si da spazio solo ed esclusivamente alla voce del sindaco che in preda alla solita autocelebrazione esalta l'operato della Giunta in questi sette mesi di inutilità pura. La cosa bella è che il medesimo quotidiano da spazio all'ormai consueto attacco che il 'nostro' rilancia con cadenza costante ai suoi predecessori a Palazzo Orsini, dimenticando - come spesso accade - che lo stesso prima che fascia tricolore, è stato vice sindaco e assessore. Lungi dal contestare/biasimare/criticare alcuna linea editoriale, la domanda è la seguente: sono due punti di vista della stessa faccenda, è propaganda di regime... o io abito a Canicattì?

lunedì 26 novembre 2012

Darsi troppe prim'arie...

Analizziamo il voto delle primarie a Solofra, per quanto relativo possa essere il dato stesso delle primarie. In paese, il dissenso rispetto all'attuale amministrazione sfiora il 40%. Bersani a Solofra ha ottenuto quasi il 50% dei suffragi ma aveva dalla sua un sindaco, tre quarti della Giunta e almeno due segreterie cittadine di partito (Pd e UdC) pronte a fare proselitismo. 
La mozione di Renzi è arrivata a sfiorare quota 40% grazie solo alla presenza di 1 (o anche 2) esponenti consiliarie di opposizione e qualche giovane di buona volontà. La parte restante degli elettori renziani sono tutti cittadini che hanno espresso un voto contrario a questa amministrazione che, a 7 mesi dall'insediamento, è rimasta immobile rispetto alle problematiche concrete di sviluppo del paese, presa com'era (o com'è) dal mantenere gli equilibri all'interno della maggioranza.

sabato 17 novembre 2012

La filiale solofrana del mobilificio Ikea e l'autocelebrazione del 'non operato'

SOLOFRA - Un crescendo di tavoli, sedute, porte aperte spalancate e gazebo smontati: più che essere un'Ente comunale, Palazzo Orsini sembra essere diventato una filiale dell'Ikea. Ieri abbiamo assistito al primo comizio (e, visto quanto emerso, si spera anche ultimo) post-elettorale del sindaco Vignola in piazza Umberto I.
 Stesso palco, stessa squadra, stesse facce, stesso podio, stesse posizioni, stessa colonna solora ('La cumbia di chi cambia'), impianto audio decisamente migliore rispetto a quanto visto ad aprile e maggio (ma forse perchè vi era una minore presenza di persone rispetto ai comizi di primavera), stessi medesimi contenuti di vacuità già visti e rivisti.
 E già perchè da maggio a novembre, nonostante il rinnovo della Consiliatura al Comune è cambiato poco o nulla.
 Al di là della Giunta municipale - che ha già mutato forma e sostanza nel giro dei primi 6 mesi - e di poco altro ancora (come l'attivazione della mensa scolastica, la rotonda a San Domenico, l'eliminazione dello staff del sindaco, l'aumento delle corse del trasporto pubblico), si è assistito ad un monologo autocelebrativo rispetto all'attivazione di cantieri e progetti che seguono, invece, il normale e dovuto iter amministrativo previsto dalla precedente Consiliatura.
Sugli argomenti caldi, ovvero su tutto quanto concerne il Distretto industriale, siamo rimasti al palo, ovvero ai tavoli di concertazione. Come dire, "... il meglio deve ancora venire".

Un monologo, quello del sindaco, che è risultato essere 'freddo' e 'distaccato' quando si è trattato di sparare numeri e cifre sul bilancio, nonostante quello del bilancio fosse uno dei temi più caldi della serata.

Il coup de théâtre il 'nostro' l'ha riservato all'Innominato (Vignola non ha voluto menzionare mai il nome del consigliere provinciale Pio Gagliardi), bersaglio numero uno delle schermaglie verbali del primo cittadino solofrano. Eppure Vignola aveva aperto il discorso spiegando di non "... voler trascinare tutto il paese nel fango e nella polemica". Nonostante i buoni propositi, Vignola non è stato però per nulla tenero con l'esponente di Palazzo Caracciolo, reo di aver diffuso all'opinione pubblica notizie false sulle municipalizzate di Solofra. "Cosa ci si può aspettare da uno che ha fatto fallire Corcosol, una banca e la propria azienda?", è stato l'anatema lanciato dal sindaco contro il consigliere provinciale Gagliardi. Se non siamo al fango e alle polemiche, poco ci manca.

Verrebbe da chiederesi a questo punto, cosa spinga il sindaco a mostrarsi così uomo di polso e novello masaniello (forse la vicinanza al De Luca salernitano, forse il fiato sul collo dell'intellettuale della Magna Grecia?), visto che ai comuni mortali rimane ancora avvolto nel dubbio il motivo del siluramento dei due assessori in favore della componente UdC.

Meglio farebbe il sindaco a valutare l’inefficacia della propria azione amministrativa, meglio farebbe a cimentarsi in un esame di coscienza da cui potrebbe trarre forza per iniziare a far qualcosa per la città.

venerdì 16 novembre 2012

A Solofra immobilismo amministrativo e imbarazzante confusione politica

E nel giorno del nono anniversario della strage, il Consiglio comunale 'dimentica' i caduti di Nassirya

SOLOFRA - 'Non ci sono elementi in questa cartella'. E' l'eloquente messaggio con cui gli utenti del portale web del Comune di Solofra (http://www.comune.solofra.av.it) vengono accolti alla sezione 'novità'. Ma quella del sito internet è solo la rappresentazione plastica dell'attività di questa amministrazione, segnata da un pressoché totale immobilismo amministrativo e da un’imbarazzante confusione politica interna alla maggioranza consiliare. Il dato che è emerso con maggiore chiarezza proprio nel giorno in cui, nel corso dell'ultima assise civica, la maggioranza si è ricompattata, è il sostanziale fallimento politico di un’amministrazione che si era presentata come portatrice di un’istanza di cambiamento e che invece ci fa assistere all’ennesima riproposizione di dinamiche logore che speravamo di poter dimenticare.

E nel vuoto assoluto di un Consiglio comunale che all'ordine del giorno non contemplava il benchè minimo accenno ad argomentazioni relative al riordino del distretto industriale e territoriale della città solofrana, a Solofra non è stato dedicato un solo secondo per esprimere - come riferito anche dal Capo dello Stato Giorgio Napolitano - '...ammirazione e riconoscenza' ai caduti nel vile attentato alla base italiana dei Carabinieri di Nassirya, costato la vita a 19 italiani tra militari e civili proprio il 12 novembre di 9 anni fa. Nessuno dei componenti del Consiglio solofrano si è sentito in dovere di esprimere vicinanza e partecipazione al dolore dei familiari dei caduti in Iraq.

Ciò non sorprende più di tanto.
L'Istituzione comunale solofrana, mesi fa, ha scelto di apporre il vessillo del Consiglio nazionale siriano al balcone del Palazzo Ducale Orsini - sede del Comune - tra il tricolore italiano e la bandiera europea, riconoscendo 'di fatto' l'esistenza di un Governo transitorio e alternativo all'attuale regime in Siria, pur non avendo lo Stato italiano ancora riconosciuto 'ufficialmente' il legittimo ruolo di rappresentatività del Consiglio nazionale siriano.
Meritevole e senza dubbio degno d'ammirazione il gesto del nostro primo cittadino nei confronti dei siriani di Solofra, tra le prime comunità straniere ad insediarsi nel territorio conciario e perfettamente inserite nel nostro tessuto sociale, ma ci chiediamo come tale '... vicinanza e solidarietà' usata dall'Istituzione comunale solofrana non sia stata adottata per tempo e in uno a tanti altri municipi d'Italia per la vicenda dei due marò illegittimamente detenuti in India. Anzi, verrebbe da chiedere perché, il gesto simbolico di esporre il manifesto con la foto dei due soldati, non sia stato considerato al tempo un atto parimenti doveroso da parte del Comune e della comunità di Solofra.

lunedì 12 novembre 2012

(Non) Volli, e (non) volli sempre, e fortissimamente (non) volli (agire e pensare)



SOLOFRA - "L'uomo preferisce ancora volere il nulla, piuttosto che non volere". Di solito non ricorro mai a citazioni e/o aforismi di illustri pensatori, perchè in genere giudico (nessuno me ne voglia) chi ne fa uso e abuso come 'pensatori-di-seconda-o-terza-mano-in-preda-all'eccitazione-dell'ideologismo-vario-ed-eventuale'.
Oggi però ho deciso di vestire, mio malgrado, i panni dell'indivanados (ovvero dei cyber inattivisti rivoluzionari del sofà) e di riportare - come incipit di questa mia riflessione - una frase di Friedrich Nietzsche, non tanto per il filosofo ma per il provocatore che il saggista tedesco è sempre stato.
Il nulla, si diceva. Mi riferisco ovviamente all'ultimo Consiglio comunale di Solofra che si è svolto stasera al Palazzo Ducale Orsini. Ore di dibattito vacuo e senza contenuto, vuoi per la totale assenza di argomenti rilevanti portati all'ordine del giorno dalla maggioranza, vuoi per la poca reattività dell'opposizione. Che poi, dovremo pur chiarire una volta per tutte chi è che fa l'opposizione in Consiglio a Solofra. Ma tant'è.

Ricordate gli argomenti all'ordine dell'agenda lavori? Ve lo dico io: la nomina dei nuovi assessori, l'ennesima autocelebrazione amministrativa sul Saut e la cittadinanza onoraria a Glenn Cooper.
Ora, con tutta la devozione e il riguardo che si deve ad uno scrittore come Cooper, ma dopo sette mesi dall'insediamento della nuova amministrazione comunale, in una città "industriale" (storicamente parlando) tra le più importanti del centro sud del Paese, vi pare mai possibile che all'ordine del giorno in Consiglio non si faccia cenno all'importante e annosa questione del riordino dell'area del Distretto, del riassetto territoriale e industriale, dello stato d'avanzamento della questione dei Siti di Interesse Nazionale? Nulla, niente di tutto ciò. Tranquilli però perchè venerdì ci sarà il comizio di piazza del sindaco Vignola, durante il quale il 'nostro' spiegherà - "... per il 70%-80%" (sue parole) - lo stato dell'arte al Comune. 
Qualcuno mi ha ricordato che le elezioni e i comizi di piazza si sono conclusi a inizio maggio ma ho gentilmente fatto notare a costui che la Giunta, quella non più transitoria, è stata nominata solo il 3 novembre. Ragion per cui, siamo ad oggi e a tutti gli effetti in piena campagna elettorale.
D'accordo. Ma perchè abbiamo aspettato tutto questo tempo prima di vedere la nascita della Giunta di Vignola? E cosa è stato fatto in questi mesi di Governo transitorio che ha visto al comando assessori pronti a fare un passo indietro "volontariamente" (come comunicatoci in pompa magna dal giornale di regime) all'annuncio dell'arrivo dell'intellettuale della Magna Grecia?
In verità, la risposta il 'nostro' l'ha data stasera in Consiglio: "In questi sei mesi, abbiamo fatto prevalere gli interessi della città". In che modo, non è dato sapere.

Tuttavia, le emozioni non sono mancate in Consiglio. L'ottima Maria Luisa Guacci, già assessore della prima Giunta, è il nuovo capogruppo di Solofra Domani.  Antonello D'Urso ha ufficialmente rinunciato al gettone di presenza in Assise (le casse del Comune sentitamente ringraziano).

Poi, il triste teatrino del scontro omologato tra maggioranza e opposizione, con Vignola che ironicamente ha ricordato il famoso 'Articolo Quinto' (chi ten n'man, chill ha vint) e accuse reciproche sul passato amministrativo. Tra le comunicazioni di servizio, il fatto che l'Unic ci ringrazia - pardon, ringrazia la persona di Michele Vignola - per aver contribuito (non è dato sapere come) a far approvare in commissione al Senato un emendamento che salverà il mondo della concia a Solofra. Niente sostegno al reddito o credito industriale o porto franco, bensì la definizione dei termini pelle e pelliccia. (http://antoniopirolo.blogspot.it/2012/06/se-la-pronuncia-di-pelle-e-pelliccia.html).

Immaginate la scenetta.
Madre: "Figlio mio, tuo padre non lavora e a stento arriviamo a fine mese con quel poco di cassa integrazione che gli passa la Regione. A Pasqua non potrò comperarti quella giacca in pelle che volevi, però ne compriamo una simile, in ecopelle... ops! Scusa, non si dice più ecopelle, si dice materiale chimico che vagamente somiglia alla pelle. Per fortuna che il Senato ha approvato questa legge...". 

Nulla - ripeto - di non già visto.

Ma in Consiglio non s’è parlato solo di questo. L’altro dato emerso sarebbe Politico, se adeguatamente si commisura il livello a cui molti dei consiglieri di maggioranza e opposizione hanno portato il termine 'politico'. E giù col pippone sull'acqua, sul precariato e sui tecnocrati al Governo, in Italia e in Europa.

Per un attimo, ho avuto il serio timore che si sarebbe preso a elogiare la vittoria di Obama, con tanto di riferimento al 'The best is yet to come' di sinatriana memoria. 
Per un attimo, ho pure pensato che questa Amministrazione espone al pubblico, tra quella italiana e quella europea, la bandiera di uno Stato non ancora ufficialmente riconosciuto dal nostro Governo e non si degna di ricordare i caduti italiani nel vile attentato di Nassiriya nel giorno del nono anniversario dalla strage.

Rientriamo nei ranghi. La palma del migliore in campo di stasera va sicuramente al neo assessore De Stefano che - con buona pace di tutti - replicando agli attacchi della minoranza, ha candidamente confessato: "Noi in questi sette mesi abbiamo ricostruito gli equilibri politici in amministrazione. E i programmi che abbiamo pensato di attuare per la città, quelli non si realizzano mica nel giro di pochi mesi". Come dargli torto.

sabato 3 novembre 2012

Rimpasto in Giunta, la montagna ha partorito il topolino

SOLOFRA - Questo rimpasto, avvenuto dopo solo 6 mesi dalla prima composizione della Giunta e necessario solo a soddisfare i notabili dell'UdC, sta costando ai solofrani un prezzo troppo alto. Nell'agenda del sindaco Vignola i problemi quotidiani di questa comunità vengono dopo le alchimie di palazzo e gli equilibri di potere. Solofra avrebbe almeno bisogno di condizioni politiche minime con assessori a tempo pieno e una Giunta stabile. Questo centrosinistra non è in grado neppure di garantire il minimo funzionamento. Alla fine dopo sei mesi dal primo Consiglio comunale, senza nessun protagonismo sulle sfide relative alla gestione dei rifiuti, all'ambiente, all'area industriale e alla delicata vicenda delle municipalizzate, le scelte effettuate risultano modeste, tardive e nessuno comprende perché ci sono voluti tutti questi mesi per arrivare a quello che si sarebbe potuto compiere già a maggio. Insomma, la montagna ha prodotto un topolino. Non sappiamo come il sindaco e soprattutto come il Pd spiegheranno ai solofrani domani che in questi mesi hanno giocato e scherzato. Sarà difficile far capire ai nostri concittadini la vera motivazione di questa crisi che ha paralizzato per più di 6 mesi l’attività del Governo comunale e che tanti guasti ha prodotto; perché la fiducia che oggi si pone a questa Amministrazione è anche il risultato di questa non gestione che si protrae ormai da tanti mesi e che ha visto un crollo del gradimento del sindaco e della Giunta rispetto a quello che era stato il risultato elettorale (elezione vinta, si ricordi, con il 27 per cento delle preferenze).