SOLOFRA - "L'uomo preferisce ancora volere il nulla, piuttosto che non volere". Di solito non
ricorro mai a citazioni e/o aforismi di illustri pensatori, perchè in genere
giudico (nessuno me ne voglia) chi ne fa uso e abuso come 'pensatori-di-seconda-o-terza-mano-in-preda-all'eccitazione-dell'ideologismo-vario-ed-eventuale'.
Oggi però ho deciso di vestire, mio malgrado, i panni dell'indivanados (ovvero dei
cyber inattivisti rivoluzionari del sofà) e di riportare - come
incipit di questa mia riflessione - una frase di Friedrich Nietzsche, non tanto per il filosofo ma per il provocatore
che il saggista tedesco è sempre stato.
Il nulla, si diceva. Mi riferisco
ovviamente all'ultimo Consiglio comunale di Solofra che si è svolto stasera al
Palazzo Ducale Orsini. Ore di dibattito vacuo e senza contenuto, vuoi per la
totale assenza di argomenti rilevanti portati all'ordine del giorno dalla
maggioranza, vuoi per la poca reattività dell'opposizione. Che poi, dovremo pur
chiarire una volta per tutte chi è che fa l'opposizione in Consiglio a Solofra.
Ma tant'è.
Ricordate gli argomenti all'ordine dell'agenda lavori? Ve lo dico io: la nomina
dei nuovi assessori, l'ennesima autocelebrazione amministrativa sul Saut e la
cittadinanza onoraria a Glenn Cooper.
Ora, con tutta la devozione e il riguardo
che si deve ad uno scrittore come Cooper, ma dopo sette mesi dall'insediamento
della nuova amministrazione comunale, in una città "industriale" (storicamente
parlando) tra le più importanti del centro sud del Paese, vi pare mai possibile
che all'ordine del giorno in Consiglio non si faccia cenno all'importante e
annosa questione del riordino dell'area del Distretto, del riassetto
territoriale e industriale, dello stato d'avanzamento della questione dei Siti
di Interesse Nazionale? Nulla, niente di tutto ciò. Tranquilli però perchè
venerdì ci sarà il comizio di piazza del sindaco Vignola, durante il quale il
'nostro' spiegherà - "... per il 70%-80%" (sue parole) - lo stato dell'arte al
Comune.
Qualcuno mi ha ricordato che le elezioni e i comizi di piazza si sono
conclusi a inizio maggio ma ho gentilmente fatto notare a costui che la Giunta,
quella non più transitoria, è stata nominata solo il 3 novembre. Ragion per cui,
siamo ad oggi e a tutti gli effetti in piena campagna elettorale.
D'accordo. Ma perchè abbiamo
aspettato tutto questo tempo prima di vedere la nascita della Giunta di
Vignola? E cosa è stato fatto in questi mesi di Governo transitorio che ha
visto al comando assessori pronti a fare un passo indietro
"volontariamente" (come comunicatoci in pompa magna dal giornale di regime) all'annuncio dell'arrivo dell'intellettuale della
Magna Grecia?
In verità, la risposta il 'nostro'
l'ha data stasera in Consiglio: "In questi sei mesi, abbiamo fatto
prevalere gli interessi della città". In che modo, non è dato sapere.
Tuttavia, le emozioni non sono mancate in Consiglio. L'ottima
Maria Luisa Guacci, già assessore della prima Giunta, è il nuovo capogruppo di
Solofra Domani. Antonello D'Urso ha
ufficialmente rinunciato al gettone di presenza in Assise (le casse del Comune sentitamente
ringraziano).
Poi, il triste teatrino del scontro omologato tra maggioranza e opposizione, con Vignola che ironicamente ha ricordato il famoso 'Articolo Quinto' (chi ten n'man, chill ha vint) e accuse reciproche sul passato amministrativo. Tra le comunicazioni di servizio, il fatto che l'Unic ci ringrazia - pardon, ringrazia la persona di Michele Vignola - per aver contribuito (non è dato sapere come) a far approvare in commissione al Senato un emendamento che salverà il mondo della concia a Solofra. Niente sostegno al reddito o credito industriale o porto franco, bensì la definizione dei termini pelle e pelliccia. (http://antoniopirolo.blogspot.it/2012/06/se-la-pronuncia-di-pelle-e-pelliccia.html).
Immaginate la scenetta.
Madre: "Figlio mio, tuo padre non lavora e a stento arriviamo a fine mese con quel poco di cassa integrazione che gli passa la Regione. A Pasqua non potrò comperarti quella giacca in pelle che volevi, però ne compriamo una simile, in ecopelle... ops! Scusa, non si dice più ecopelle, si dice materiale chimico che vagamente somiglia alla pelle. Per fortuna che il Senato ha approvato questa legge...".
Nulla - ripeto - di non già visto.
Ma in Consiglio non s’è parlato solo di questo. L’altro
dato emerso sarebbe Politico, se adeguatamente si commisura il livello a cui
molti dei consiglieri di maggioranza e opposizione hanno portato il termine 'politico'.
E giù col pippone sull'acqua, sul precariato e sui tecnocrati al Governo, in
Italia e in Europa.
Per un attimo, ho avuto il serio timore che si sarebbe
preso a elogiare la vittoria di Obama, con tanto di riferimento al 'The best is
yet to come' di sinatriana memoria.
Per un attimo, ho pure pensato che questa
Amministrazione espone al pubblico, tra quella italiana e quella europea, la
bandiera di uno Stato non ancora ufficialmente riconosciuto dal nostro Governo
e non si degna di ricordare i caduti italiani nel vile attentato di Nassiriya
nel giorno del nono anniversario dalla strage.
Rientriamo nei ranghi. La palma
del migliore in campo di stasera va sicuramente al neo assessore De Stefano che - con
buona pace di tutti - replicando agli attacchi della minoranza, ha candidamente
confessato: "Noi in questi sette mesi abbiamo ricostruito gli equilibri
politici in amministrazione. E i programmi che abbiamo pensato di attuare per
la città, quelli non si realizzano mica nel giro di pochi mesi". Come
dargli torto.