lunedì 16 aprile 2012

Francia, presidenziali e aria di cambiamento


Il candidato dei socialisti François Hollande

A una settimana dalle presidenziali in Francia, François Hollande e Nicolas Sarkozy - i due principali candidati all'Eliseo - hanno lanciato un appello contro l'astensione e per il voto utile. Insidiati da Jean-Luc Mélenchon a sinistra e Marine Le Pen a destra, si sono sfidati ieri in contemporanea nei due meeting domenicali della capitale.

François Hollande, in vantaggio nei sondaggi anche per il primo turno, ha vinto la battaglia mediatica, senza cambiare di una virgola la sua postura elettorale: calma, tranquilla, gonfia di umiltà. Anche se non c'erano 100 mila persone a Vincennes, davanti al castello dei re di Francia, per seguire il suo discorso. E non ce n'erano 150 mila in Place de la Concorde, dove ha parlato il presidente uscente Nicolas Sarkozy.

"Sono il solo candidato di sinistra in grado di vincere e cambiare il Paese - ha ribadito Hollande - quindi datemi fin dal primo turno i mezzi per riuscirci. Nessuno ci fermerà". È questa la forza di François Hollande: saper unire, mettere tutti d'accordo, conquistare fiducia. Pazienza se non sa entusiasmare. 

Dato che Sarkozy, con la scusa della pioggia in arrivo, aveva anticipato il suo discorso per catturare l'attenzione delle televisioni, François Hollande ha ritardato il suo di 15 minuti: alle 15 e 45 è arrivato sul palco, dove aveva appena parlato l'amato sindaco di Parigi Bertrand Delanoë.
Il discorso è stato un continuo richiamo alla Francia rivoluzionaria, ai valori dell'uguaglianza. Il suo pubblico - non militanti ma parigini veri arrivati sul prato di Vincennes (40 mila persone la capienza massima) per ritrovare una fiamma di speranza - lo ha applaudito, ma con riserva.

Perché resiste la paura di perdere di nuovo. E infatti, Hollande ha tenuto toni prudenti: "Sento tra voi una speranza calma, ferma e lucida. Una speranza di giustizia, equità e futuro".

Il socialista ha promesso uno Stato nuovo in cui "... chi lavora nella cultura conterà più di un trader, un infermiere più di un azionista". Nessuna paura di fronte ai mercati: "Sapremo dominarli. E di certo ora non si agitano davanti ai sondaggi. Solo il mio avversario si sta agitando".

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