lunedì 8 ottobre 2012

Il 'made in Solofra' all'esame Bologna: in Emilia anche Vignola. Ma non era finita la campagna elettorale?

SOLOFRA - Dopo le tappe estere di New York, Londra e Parigi, i riflettori della moda si spostano in Italia e precisamente a Bologna dove da domani e fino all'11 ottobre si terrà l'appuntamento invernale di Linea Pelle, la più grande e importante kermesse fieristica dedicata al mondo della concia italiana. Intorno alla Fiera ruota un universo di 30mila aziende e un giro d’affari di 100 miliardi di dollari all'anno. Quest'anno saranno circa 1200 le aziende che esporranno a Bologna.

Fari puntati, dunque, anche sul Distretto solofrano e sugli imprenditori della concia irpina. Linea Pelle sarà sicuramente l'occasione per verificare prospettive attuali e future dell’industria solofrana proprio perché l’evento coinvolge in modo diffuso tutti gli operatori dell’industria della pelle.

Il primo cittadino di Solofra, Michele Vignola, presenzierà a Bologna nell'ambito della tre giorni di Fiera. "Tutto il mondo - spiega il sindaco solofrano - attraversa una profonda crisi che il nostro distretto sta fronteggiando grazie alla volontà di intraprendere, alla caparbietà e alla tenacia di voi imprenditori, alla capacità e al lavoro delle maestranze, all'eccellenza del prodotto che da secoli hanno reso Solofra la "Città della pelle". La grave situazione economica è fonte di preoccupazione e di disagio non solo per gli operatori economici ma per tutto il tessuto sociale solofrano. Si rende quindi necessario un forte impegno per la creacita, una nuova politica industriale e del credito a sostegno dello sviluppo e dlla ripresa".

"Sarò onorato e felice di essere tra voi, di rappresentare una terra ricca di storia e arte, di duro e costante lavoro portato avanti anche nei momenti di difficoltà con la certezza di fare fino in fondo il proprio dovere. I prodotti che presenterete nella prestigiosa cornice della fiera di Bologna avranno il meritato successo che proietterà Solofra verso un futuro più sereno", conclude Vignola.

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