mercoledì 17 ottobre 2012

Sospetta Tbc al Landolfi, D'Acunto (Cgil): "Assente procedura di profilassi"

Solofra - Un sospetto caso di tubercolosi al Pronto Soccorso dell'ospedale Landolfi di Solofra ha scatenato la protesta del sindacato Fp Cgil che in una nota a firma del suo segretario provinciale Marco D'Acunto denuncia "... la totale assenza di procedure e linee guida scritte che stabiliscano il comportamento del Personale Sanitario nella prevenzione e profilassi individuale e ambientale".

Nella nota di D'Acunto si fa riferimento ad un episodio avvenuto pochi giorni fa (13 ottobre) presso il Pronto Soccorso del presidio ospedaliero di via Melito, dove un giovane sarebbe stato successivamente trasferito presso il Monaldi di Napoli per sospetta Tbc.
Nella circostanza il giovane avrebbe sostato, secondo il sindacato, "... per ore in luogo assolutamente inidoneo dove non era possibile il suo isolamento né, tanto meno, erogare allo stesso l’assistenza adeguata. In tal modo - si legge ancora nella nota della Fp Cgil - è stata messa potenzialmente a rischio l’incolumità del personale, dell’utenza, dei parenti e dei cittadini che accedevano al Pronto Soccorso. E’ stato potenzialmente messo a rischio tutto il Personale Sanitario del Pronto Soccorso che, era costretto ad assistere contemporaneamente il paziente, indossando i relativi dispositivi di protezione individuale e l'utenza che accedeva al Pronto Soccorso, con il rischio di una mancata efficacia/efficienza dell'assistenza con il rischio potenziale di possibili errori".

"Tutto il Personale Sanitario coinvolto nella vicenda - continua la nota - lamenta grossi dubbi e perplessità, quasi di incredulità, sui comportamenti adottati e susseguitisi, i quali, hanno messo in serio pericolo l’incolumità fisica e psicologica, nonché la propria dignità di professionisti. omportamenti del genere, gli ennesimi, non possono essere più tollerati, in alcun modo, e perciò si chiede una valutazione attenta e scrupolosa dell’accaduto sperando, che ciò non abbia ripercussioni evolutive e, che vengano adottate le procedure di profilassi individuale ed ambientali, nonché che vengano attuate le modalità di sorveglianza sanitaria", conclude D'Acunto.

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