lunedì 1 ottobre 2012

Raccolta differenziata, Solofra è 'fuorilegge'. Aumento tasse in vista e arriverà il commissario ad acta?

Adesso ci sono anche i numeri a riprova del fatto che a Solofra non viene applicato il piano di raccolta differenziata. I dati ufficiali della Regione Campania, pubblicati sul Burc dell'1 ottobre, parlano chiaro e, purtroppo, minacciano un nuovo rincaro della bolletta della spazzatura: dalla tariffa a tonnellata di 109 euro, per negligenza dei propri amministratori, l'Ente Comune si ritroverà a dover sborsare una imposta aggiuntiva del 40%. Difficile non pensare, di rimando, ad un rincaro della Tarsu.

Chi trasgredisce paga: è l'art. 1 comma 6 del D.L. 196/2010, convertito con modificazioni dalla L. 1/2011, che ha previsto che nel caso di mancato rispetto da parte dei Comuni degli obiettivi minimi di raccolta differenziata stabiliti dall'art. 11 comma 1 del D.L. n. 90 del 23/5/2008 (50% al 31 dicembre 2011), convertito con modificazioni dalla L. 123/2008, così come certificati dalla Regione Campania, il Prefetto diffida il Comune inadempiente a mettersi in regola con il sistema della raccolta differenziata, assegnandogli il termine perentorio di tre mesi. Decorso inutilmente tale termine, il Prefetto attiva le procedura di nomina di un commissario ad acta (solo per il settore).

Capiamoci bene: non verrà commissariato il Comune, il sindaco resterà, ma chi governa o chi ha governato però farà una brutta figura e nel campo ambientale sarà inesorabilmente bocciato.

In Irpinia 1 Comune su 3 si ritroverà a fare i conti con i numeri non proprio 'clementi' della Regione. E' il caso anche di Solofra che a fine 2011 si è ritrovata una percentuale di Raccolta Differenziata, certificata oggi dall'Osservatorio Regionale Rifiuti, del 39,33%. Vale a dire che il Comune di Solofra si ritroverà a sborsare circa 120mila euro in più rispetto a quanto dovuto per l'anno 2011. Un'altra bella gatta da pelare per la nuova amministrazione conciaria.

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