sabato 11 ottobre 2014

Chi va per questi mari... questi pesci trova.

SOLOFRA – Analizzare l’esito del voto a caldo non è mai cosa semplice e ponderata. Soprattutto se parliamo delle provinciali, elezioni ‘trasformate’ dopo la riforma Del Rio, che hanno coinvolto ieri e oggi l’Irpinia e che hanno visto il successo di Domenico Gambacorta, sindaco di Ariano Irpino ed esponente di Forza Italia. Se non altro, questa nuova tipologia di voto è servita a misurare il consenso degli amministratori sul territorio. Se tanto mi da tanto, quello che ne esce fuori è un quadro a tinte poco chiare per la maggioranza al governo a Solofra.

Il nostro Comune era inserito nella fascia che raggruppa i Comuni con popolazione superiore a 10mila abitanti e inferiore a 30mila (per importanza, solo seconda al Comune di Avellino); con Solofra vi erano altre tre (su un totale di sei) amministrazioni a maggioranza Pd (o di area di centrosinistra) quali Atripalda, Montoro e Mercogliano. Ebbene, in questa fascia, 54 – tra consiglieri comunali e sindaci – hanno votato per il neo presidente Gambacorta (riferimento per Forza Italia e Nuovo Centro Destra); 40 invece per il candidato del Pd e sindaco di Avellino Paolo Foti. Chiara, a questo punto, la bocciatura per un amministratore (Foti), già duramente contestato all’interno della sua stessa amministrazione (Avellino) e che di certo e incondizionatamente non gode di tutti i favori all’interno della segreteria del suo partito (il Pd).

Ma quello che interessa più da vicino Solofra è il dato relativo all’apprezzamento dei candidati al Consiglio. La nostra area di riferimento (montorese-solofrano) presentava ai nastri di partenza ben tre aspiranti al consiglio: Guglielmo Lepre (Montoro, area Pd), Girolamo Giaquinto (Montoro, area Forza Italia) e la ‘solofrana’ Agata Tarantino (inserita nella lista del Pd). Il risultato finale? Su una platea di possibili 34 votanti (17 a Montoro e 17 a Solofra), 11 voti sono andati a Giaquinto, 7 a Lepre e 2 a Tarantino. A passare in Consiglio (facendo il calcolo ponderato su tutte le 5 fasce territoriali) sarà perciò Girolamo Giaquinto.

I soli due voti assegnati alla Tarantino devono ancora di più far riflettere sulla tenuta della maggioranza a Solofra. Per tanti motivi. Perché (come ho già scritto) il sindaco Vignola (che avrebbe rinunciato sagacemente alla candidatura ‘suggerendo’ l’assessore di Palazzo Orsini) e la sua maggioranza l’hanno lasciata in solitaria nella gabbia dei leoni; perché il sindaco Vignola è anche responsabile Enti Locali (quindi Provincia) di un Pd che è uscito con le ossa rotte da questa elezione; perché, a questo punto e visti gli scarsi risultati sinora conseguiti, la nomina del sindaco Vignola nel CdA dell'Asi di Avellino suonerebbe come l'ennesima presa in giro per Solofra e per quanti si riconoscono nel Pd; perché il sindaco Vignola, alla luce dei risultati delle provinciali e dei mal di pancia interni alla propria maggioranza, farebbe bene a fare un passo indietro. Il tutto per il bene del paese.

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