mercoledì 15 ottobre 2014

"Un comandante dei Vigili Urbani non nominato dal sindaco ma che sia assunto per merito e per concorso"



SOLOFRA - L'ennesima 'perla' di questa amministrazione è data dal bando di concorso per l'individuazione del nuovo comandante dei Vigili Urbani, altro grande cavallo di battaglia del sindaco Vignola in campagna elettorale. Il nuovo bando - che tutti potete legge sull'Albo Pretorio on line - prevede l'assegnazione dell'incarico ex art. 110 del Dl 267/2000 ovvero "... il sindaco decide intuitu personae la nomina del Capo della Polizia Municipale". Ho messo tra virgolette quest'ultima parte perchè ho ripreso - pari pari - alcune dichiarazioni di Vignola del marzo 2011 apparse sul Corriere dell'Irpinia.

Continuo a riportare alcune righe di quell'articolo: "Fermo restando la professionalità di chi ha ricoperto questa mansione in tale periodo, è importate che a questo compito sia chiamata una persona libera da condizionamenti di vincoli contrattuali a scadenza, possibilmente un giovane, motivato e con delle prospettive. Nominare qualcuno che abbia già una carriera alle spalle costa anche di più alle casse comunali considerata la differente retribuzione che gli spetta. In questi anni, - affonda Vignola -, l'Amministrazione si è dimostrata incapace anche di organizzare un concorso".

Dunque, il mandato sarà assegnato sempre con questa modalità, con un contratto part time a tempo determinato.

E peccato che lo stesso Vignola (come vedrete nel video in allegato) nel maggio del 2012 (in piena campagna elettorale) abbia rinnovato e tuonato tutto il suo sdegno rispetto a questa forma di assegnazione di incarico salvo poi, con il bando di cui sopra (consultabile sempre sull'Albo Pretorio on line), ritornare sui propri passi.

Sembra uguaglianza col passato, ma è mimetismo, ed è in nome di questo che i politici dicono e si contraddicono con grande serenità, fino al motto, terribile, che il ministro Gianfranco Rotondi usa sottoscrivere, attribuendolo al suo collega della Prima Repubblica, Fiorentino Sullo, il quale davanti all’accusa di cambiare troppo facilmente idea rispondeva: "In politica, le cose che si dicono, valgono solo nel momento in cui si dicono".

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