mercoledì 20 giugno 2012

Strage Solofra - La bambina al suo soccorritore: "Mia madre non morirà, vero?"

Solofra -- "Mia madre ce la farà, vero?". E' la domanda che la piccola 12enne indiana, scampata all'eccidio di via Regina Margherita a Solofra, ha posto al passante che ieri alle 10 circa l'ha trovata in strada e l'ha portata di corsa al pronto soccorso dell'ospedale Landolfi.

Elio Buonanno, il nome dell'uomo che ha soccorso la bimba, ha riferito che ieri mattina, trovandosi a passare lungo via Regina Margherita, era stato attirato da un gruppetto di persone visibilmente agitate e in preda al panico. Dopo aver parcheggiato la propria auto, il professionista solofrano ha impiegato davvero pochissimi minuti per rendersi conto della tragedia che lì si stava consumando.

"Ho visto la piccola 12enne con il volto completamente ricoperto di sangue - racconta Elio Buonanno - La bambina aveva qualcosa di simile ad uno strofinaccio ben stretto tra l'orecchio e il collo, evidentemente per fermare l'emorragia di sangue procurata dalla ferita da taglio che aveva appena subito. Chiedeva aiuto, era sotto choc".

Momenti di forte apprensione caratterizzano quei lunghi minuti: "Le persone che erano intorno alla bambina sembravano, vuoi per l'assurdità della situazione, vuoi per la grande paura, completamente pietrificate. La piccola era lì che ancora perdeva copiosamente sangue e nessuno sembrava curarsene".

Di qui la decisione di Buonanno di afferrarla e di caricarla a bordo della propria auto per una corsa disperata al pronto soccorso. "Non ci ho pensato due volte - spiega - La ragazzina era ferita pesantemente e andava portata velocemente all'ospedale. Non dimenticherò mai i suoi occhi bianchi su quel viso ricoperto di sangue".

Nel corso del tragitto dal centro storico di Solofra al Landolfi, Buonanno racconta di aver provato a tenere sveglia la 12enne: "La bimba non era sufficientemente cosciente per rimanere desta senza svenire. Così ho cominciato a parlarle per attirare la sua attenzione. Lei, in un italiano più che corretto, ha chiesto della madre e della sorellina. Mi ha dato subito l'impressione di aver inteso la gravità della situazione. Ha chiesto dove la stessi portando e quando le ho risposto che stavamo andando all'ospedale mi ha riferito, così impaurita ed innocente, di non avere danaro con sè per pagare i dottori. Poi ha aggiunto di non voler più ritornare a casa, insieme a quel padre che aveva aggredito la madre e la sorellina, ma di contattare la nonna o un altro familiare per fare ritorno in India", conclude Buonanno.

La 12enne ha trascorso una notte tranquilla. E' tenuta sempre sotto osservazione dai medici e costantemente seguita dalle assistenti sociali.

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