lunedì 25 giugno 2012

La Città di Salerno - La promessa del Governo "Sa-Av senza pedaggio"

Il Governo stoppa l’ipotesi pedaggio sul raccordo autostradale Salerno-Avellino. La buona notizia arriva dalla risposta dell’esecutivo a un’interrogazione del deputato salernitano Tino Iannuzzi. Una risposta in cui il sottosegretario alle Infrastrutture, Guido Improta, prende atto che la Salerno-Avellino non può diventare una bretella a pagamento, alla luce «dell’assenza di una maglia di viabilità secondaria in grado di sostenere il traffico di attraversamento». 
Non solo. Parlando nella seduta della commissione Lavori pubblici della Camera, l’esponente del Governo evidenzia anche la presenza del polo universitario, con i campus di Fisciano e Baronissi, «attrattore e generatore di mobilità pendolare» per oltre quarantamila iscritti. Un pendolarismo totalmente dipendente dal raccordo, che induce il Ministero a «rimodulare il piano finanziario» dei previsti lavori di ampliamento, che per l’Anas dovevano essere realizzati in project financing e quindi con l’introduzione di un pedaggio per consentire ai privati il rientro dall’investimento. «Nella risposta del Governo c’è il riconoscimento che il pedaggio non può essere più introdotto» esulta Iannuzzi, al contrario di quanto aveva sostenuto fino all’anno scorso l’ex ministro Altero Matteoli. Resta però sul tavolo il tema dell’avvio dei lavori per la realizzazione della terza corsia, fermi al palo dopo lo “scippo” dei soldi del fondo Fas operato dal precedente esecutivo. Nella risposta al parlamentare del Pd, il sottosegretario Improta ha annunciato che il primo lotto dell’intervento è stato inserito nel piano degli investimenti dell’Anas «con appaltabilità 2013». Il tratto è quello salernitano: 9,4 chilometri che collegano Fratte a Mercato San Severino, e che secondo le previsioni del Ministero dovrebbero vedere entro l’anno prossimo l’apertura dei cantieri. 
Manca però la copertura finanziaria, perché dei 239 milioni necessari al completamento del primo lotto ve ne sono solo 123, assegnati nel piano per il Sud. «E’ necessario stanziare subito i 116 milioni indispensabili per la copertura totale del costo di quest’opera – incalza Tino Iannuzzi – In ogni caso, nel 2013 deve essere appaltato il primo lotto, anche solo per l’importo ad oggi già finanziato. Fu un grave errore del governo Berlusconi e del ministro Tremonti, nel 2008, revocare, cancellare e dirottare in altre zone del Paese quel finanziamento di 190 milioni di euro già erogato nella precedente legislatura con i fondi Fas proprio per il lotto Salerno-Mercato San Severino». Per questo il parlamentare annuncia che continuerà «a incalzare il Governo» sul finanziamento e l’avvio dei lavori, per «un’opera di assoluta valenza nazionale».

Nessun commento:

Posta un commento