giovedì 24 maggio 2012

Aziende in crisi - Credito alle imprese: 156 milioni di euro per le Pmi della Campania

Napoli -- Per Jeremie (Joint european resources for micro to medium enterprises) Campania, uno strumento di finanziamento innovativo per aiutare le imprese in uno dei momenti più delicati dell’economia del Paese, è il momento dei primi bilanci: dal novembre 2011 al 21 maggio, sono 103 le domande presentate dalle imprese campane, per un ammontare complessivo di circa 42 milioni di euro.

Ma che cosa è Jeremie? E’ un’iniziativa della Commissione europea sviluppata in collaborazione al Fondo europeo per gli investimenti che promuove l’uso di strumenti di ingegneria finanziaria per migliorare l’accesso al credito per le Pmi mediante i fondi strutturali.

Gli strumenti di ingegneria finanziaria si basano sulla fornitura di assistenza rimborsabile dai fondi strutturali a investimenti che dovrebbero generare rendimenti e ripagare così gli investitori. Combinando i fondi strutturali con altre fonti di finanziamento complementari, si aumentano le risorse che possono essere usate per fornire assistenza a un numero più ampio di progetti. 
A gestire le risorse è una joint venture tra gruppo Unicredit (ieri rappresentato da Giovanna Miele e Angelo Giovanni Pinto), per la parte relativa all’erogazione delle risorse e Mcc-Mediocredito Centrale (istituto prima sotto il controllo del gruppo di piazza Cordusio e ora sotto “l’ala” di Poste Italiane), per l’istruttoria delel pratiche.

Jeremie è cofinanziato dal Fondo sociale europeo di sviluppo regionale e dalla Regione Campania nell’ambito del Programma operativo per il periodo 2007-2013 (Asse 2), denominato “Competitività del sistema produttivo regionale” (Obiettivo 2.4: credito innovativo e finanza). Sono beneficiarie dell’iniziativa le micro, piccole e medie imprese industriali, artigianali, commerciali e di servizi con sede legale e unità produttiva nel territorio della Campania, che realizzano investimenti materiali e immateriali volti alla promozione di azioni per lo sviluppo del sistema produttivo.

In particolare, nel piatto per la nostra regione ci sono circa 156 milioni di euro, 86 stanziati da Unicredit e 70 dal Fondo europeo per gli investimenti (Fei). La Campania, insieme al Fondo europeo per gli investimenti (Fei), promuove l’istituzione di questo fondo nell’ambito dell’Asse 2 del Programma operativo regionale (Por) 2007-2013 e rappresenta la prima regione italiana ad aderire all’iniziativa e a metterla in campo. Le risorse derivanti da Jeremie Campania per ciascuna società vanno da un minimo di 10 mila ad un massimo di 500 mila euro, può essere richiesto per il 100 per cento degli investimenti programmati. Una Pmi può anche richiedere più prestiti a condizione che l’importo massimo complessivo dei prestiti stessi non superi la soglia dei 500 mila euro.

La durata dell’operazione può variare da un minimo di un anno ad un massimo di otto anni, compreso il periodo di preammortamento. Vediamo ora in dettaglio come funzionano le opportunità offerte da Jeremie. Consistono in finanziamenti chirografari o ipotecari per un importo massimo di 500mila euro da restituire in 96 mesi, comprensivi del periodo di pre-ammortamento il quale, a sua volta, non può eccedere i 32 mesi. La modalità di erogazione del prestito è prevista in un’unica soluzione o a stato d’avanzamento dei lavori, mentre per il rimborso sono previste rate trimestrali.

L’agevolazione si concretizza in un finanziamento, che come detto può essere chirografario o ipotecario) costituito da due tranche: una è regolata a tasso zero e proviene dalla provvista fornita alla banca dal Fei e rappresenta il 45 per cento del finanziamento complessivo; l’altra è regolata a tasso variabile agganciato all’Euribor a tre mesi, maggiorato di uno spread e rappresenta il 55 per cento del finanziamento complessivo.
In particolare ad essere interessate sono le imprese che realizzano investimenti materiali e immateriali operanti nel campo delle tecnologie informatiche, della biotecnologia, dell’automotive, dell’aerospazio, dell’agroalimentare, imprese che si occupano di risparmio energetico e di energie rinnovabili, ma anche di turismo, se finalizzato a fare da leva per competitività e espansione economica. Escluse sono le imprese per produzione di armi, e attive nei settori del gioco d’azzardo, della produzione di tabacco, della clonazione umana, degli Ogm. I finanziamenti concedibili sono destinati a costi immateriali capitalizzati, tipo spese per la ricerca, brevetti o immobilizzazioni materiali come i macchinari, impianti e attrezzature. Inoltre sono rivolti a immobilizzazioni immateriali e materiali con incremento del capitale circolante per lo sviluppo dell’attività o da mettere in relazione a investimenti produttivi realizzati o da realizzare. In nessun caso sono concedibili finanziamenti per ristrutturazione finanziaria e per la liquidità aziendale.

La situazione al 21 maggio in Campania
• Numero domande ricevute: 103
• Fondi Banca 22.861.000,00
• Fondi Fei 18.704.000,00
• Importo complessivo richiesto: 41.565.000,00
Dal novembre scorso è stato possibile presentare le domande per accedere ai benefici

Jeremie Campania, l’identikit dello strumento
Beneficiari:
Micro, piccole e medie imprese industriali, artigianali, commerciali e di servizi con sede legale e/o unità produttiva nel territorio della Regione Campania che realizzano investimenti materiali ed immateriali.
Finanziamento:
Il finanziamento si concretizza in un prestito chirografario o ipotecario composto per il 55% da fondi di UniCredit a tasso convenzionato e per il 45% da Fondi JEREMIE con rimborso del solo capitale
Durata:
La durata dell’operazione può variare da un minimo di 1 anno ad un massimo di 8 anni compreso il periodo di preammortamento (pari a un massimo di 32 mesi).
Importo
Importo minimo 10.000 euro e massimo 500.000 euro. Il finanziamento può essere richiesto per il 100% degli investimenti programmati. Una PMI può anche richiedere più prestiti a condizione che l’importo massimo complessivo dei prestiti non superi i 500.000,00 euro.
Modalità di erogazione:
L’erogazione del finanziamento a favore delle imprese può avvenire in unica soluzione o con massimo due Stati di avanzamento lavori, per un importo complessivo non inferiore a 10.000 €.

Finalità del finanziamento
• Immobilizzazioni immateriali (spese di ricerca, brevetti)
• Immobilizzazioni materiali (impianti, macchinari, attrezzature)
• Incremento del capitale circolante per sviluppo dell’attività
• Immobilizzazioni immateriali + incremento del capitale circolante per lo sviluppo dell’attività
• Immobilizzazioni materiali + incremento del capitale circolante per lo sviluppo dell’attività

• Il finanziamento non può essere destinato al rifinanziamento, alla ristrutturazione o al rimborso
di esportazioni creditizie in essere, né a liquidità aziendale
– importo finanziamento (di cui fondo Jeremie 45 per cento)
massimo 500.000 euro (di cui fondo Jeremie 225.000 euro)
- Durata del finanziamento:
Minimo 1 anno – massimo 8 anni (compresa la fase di preammortamento)

Le esclusioni e le priorità

Settori esclusi:
• Produzione e commercio di armi – gioco d’azzardo – produzione, lavorazione
e commercializzazione del tabacco – clonazione umana – organismi geneticamente modificati
• Produzione primaria di prodotti agricoli, della pesca e dell’acquaviticoltura, settori di cui all’allegato 1 del Trattato Comunità Europea, settori di cui all’articolo 1 del Regolamento (CE) n. 1998/2006
Settori prioritari
• Tecnologie informatiche, automotive, biotecnologie, aerospaziale, agroalimentare, risparmio
energetico, energie rinnovabili
• Settori tradizionali comunque ammissibili in relazione alla particolare congiuntura economica

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