martedì 29 maggio 2012

Costi ridotti e minimo impatto ambientale per bonificare i siti contaminati: in Umbria fanno così


Solofra -- Il pioppo ripulirà i nostri siti inquinati. Sarà, infatti, grazie all’aiuto delle piante capaci di reagire ai contaminanti, che potremo riutilizzare e sfruttare i terreni contaminati come serbatoio energetico. Una procedura basata su criteri scientifici chiamata 'fitorimedio', messa punto negli Usa e sperimentata con ottimi risultati per la produzione di biomassa, a partire dal 2001. E che ora, comincia a fare capolino come possibile soluzione anche nel nostro Paese.

In Italia la situazione è diventata, a causa anche dell’assenza di una normativa specifica, sempre più di difficile gestione. Anche dalle nostre parti, con i siti di interesse nazionale del nostro Distretto ma anche con l'amianto che giace sotto l'area dell'ex Isochimica ad Avellino, la vicenda non è delle più rosee. Per risolvere il problema inquinamento senza dover per forza sterilizzare il terreno, arrivano in Italia le prime sperimentazioni con protagoniste le piante. 

L'Arpa Umbria, IBAF-CNR e DiSAFRi - Università degli Studi della Tuscia, propongono una metodica di intervento economica e a basso impatto ambientale basata sull'implementazione di tecniche di fitorimedio applicate con il metodo colturale delle Short Rotation Forestry con cloni di pioppo specificatamente selezionati. 

Con il sistema proposto si punta a combinare la bonifica e la riqualifica dei siti contaminati in aree rurali o periurbane con la produzione di biomassa da utilizzare per fini energetici, non escludendo interventi di rivegetazione/riforestazione a carattere permanente nelle aree a maggiore valenza ambientale. Questa metodica può essere applicata sui così detti "siti orfani" dei quali gli oneri di bonifica ricadono sulle pubbliche amministrazioni.

I vantaggi sarebbero pertanto quelli di applicare una tecnologia dai costi ridotti, dal basso impatto ambientale e capace di offrire un'immediata prospettiva di utilizzazione delle aree trattate mediante la produzione di biomassa.

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