mercoledì 30 maggio 2012

Giù le zampe dal 2 giugno!


Prendo spunto da un recente editoriale di Giancarlo Loquenzi per fare alcune riflessioni sulla manifestazione del prossimo 2 giugno.

Giù le zampe dalla Festa della Repubblica: la polemica scatenata su internet e rilanciata in modo ambiguo e fazioso da partiti e giornali fa letteralmente schifo. Non solo. Si tratta di una proposta tanto demagogica quanto inutile, che a pochi giorni dall'evento capitolino non porterebbe nessun risparmio di sorta.

Senza fare retorica, dico che occorre, oggi più che mai, festeggiare il tricolore e la Repubblica Italiana, ricordare che l'Italia è sempre una e che se la terra trema in Emilia, così come in Irpinia, siamo tutti terremotati.

Sparare a zero sulla parata dei Fori Imperiali è solo l'ultimo pretesto per prendersela con la 'casta'. Se poi alla polemica contro la parata del 2 giugno vogliamo dare i colori dell'anti-militarismo, allora la cosa fa ancora più schifo. Non foss'altro che per quello che l’esercito ha rappresentato nei decenni passati e nelle tante catastrofi italiane, con la sua dedizione, la sua efficienza e disciplina. 

Queste, come quella che ci sarà (ma più sobria...) il 2 giugno a Roma, sono parate che meritano.
Meritano nulla, invece, le parate virtuali che si fanno gregge in rete, con quell’eccesso di autocompiacimento che fa sentire nel giusto chi è nel tanto, con l’idea che si possa essere eroi o ribelli solo con un “mi piace”.
Non si ricostruisce alcunché con i post di Facebook o con i Tweet di chi manco morto prenderebbe in mano una pala.

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